‘Ndrangheta: favorirono latitanza boss, chiesto giudizio per 2
Favorirono la latitanza di Salvatore Tripodi, 44 anni, ricercato per concorso in omicidio e ritenuto elemento di primo piano dell'omonimo clan di Porto Salvo, frazione di Vibo Valentia, ed arrestato dai carabinieri a Zambrone (Vv) il 30 luglio scorso dopo 4 mesi di irreperibilità.
Con questa accusa, il pm della Dda di Catanzaro, Camillo Falvo, saltando l'udienza preliminare per evidenza della prova, ha chiesto al gip distrettuale il "giudizio immediato" dinanzi al Tribunale di Vibo Valentia per Francesco Moscato, 22 anni, di Vibo Marina (fratello del collaboratore Raffaele Moscato), e per Francesco Muggeri, 64 anni, di Zambrone, nella cui abitazione è stato catturato Salvatore Tripodi, ricercato quale mandante dell'omicidio del boss di Stefanaconi (Vv) Fortunato Patania, ucciso il 18 settembre 2011.
Secondo la Dda ed i Carabinieri che hanno svolto le indagini, Francesco Moscato avrebbe fatto da vivandiere a Salvatore Tripdi, fornendo ausilio logico tanto da essere sorpreso mentre portava il caffè al latitante.
Francesco Muggeri avrebbe invece messo a disposizione del latitante la sua abitazione, aiutandolo ad eludere le ricerche delle forze dell'ordine. Le contestazioni mosse a Moscato e Muggeri sono aggravate dall'aver agevolato la consorteria mafiosa dei Tripodi che avrebbe dato il preventivo assenso all'omicidio del boss Patania compiuto dal clan alleato dei Fiorillo-Battaglia di Piscopio. (AGI)