‘Ndrangheta: nuovo pentito a Vibo, Dda apre 7 filoni inchiesta
Sono almeno sette i filoni d'indagine aperti dalla Dda di Catanzaro dopo l'avvio della collaborazione con la giustizia di Raffaele Moscato, 29 anni, originario di Piscopio, ma residente a Vibo Marina. Secondo quanto apprende l'Agi, oltre che sui fatti di sangue avvenuti nell'ambito della faida fra i Piscopisani ed i Patania di Stefanaconi, che ha portato nei giorni scorsi ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per altri 3 personaggi coinvolti nell'omicidio del boss di Stefanaconi Fortunato Patania, il nuovo collaboratore di giustizia avrebbe reso agli inquirenti importanti rivelazioni sugli assetti 'ndranghetistici dell'intero Vibonese.
In particolare, avrebbe fatto rivelazioni su diverse rapine ed estorsioni, su traffici di stupefacenti e armi, su notizie riservate passate al clan da esponenti delle forze dell'ordine e su diversi fatti di sangue. Dalle dichiarazioni del pentito, non più coperte da segreto in quanto inserite nell'ordinanza sull'omicidio Patania, si evince in particolare che il gruppo criminale di Piscopio aveva competenza pure su frazioni di Vibo Valentia come Longobardi, Bivona, Vibo Marina e Porto Salvo, nelle ultime tre in stretta alleanza con il clan Tripodi di Porto Salvo. In tale contesto Moscato potrebbe rivelare utili elementi anche in ordine a due omicidi rimasti impuniti: quello del perito assicurativo Michele Palumbo, ucciso a Longobardi l'11 marzo 2010 e quello di Mario Longo, ucciso l'1 aprile 2012 a Triparni. (AGI)