F.S.I.: la consulta della sanità deve essere una cosa seria
“Apprendiamo dall'enfasi della stampa che il PD ha istituito una “consulta della sanità”-commenta Sarah Yacoubi coordinatore regionale FSI Sanità – ed ai non addetti ai lavori sembrerebbe una cosa degnissima e degna di attenzione.
In realtà una “ consulta della sanità “ che voglia chiamarsi tale - continua la sindacalista - dovrebbe essere costituita anziché da organi di partito da rappresentanti di associazioni portatrici di interessi diffusi,di associazioni di volontariato, di tutela dei diritti dei malati da rappresentanti dei collegi e degli ordini professionali, da associazioni del settore socio-sanitario, dalle organizzazioni sindacali, dalle associazioni di categoria del settore sanitario maggiormente rappresentative.
La consulta dovrebbe poi svolgere funzioni di consulenza su richiesta dell'assessore regionale della sanità in ordine a questioni di rilevanza regionale ed interesse diffuso per la collettività in relazione all'erogazione ed ala qualità dei servizi sanitari e socio-sanitari. Se poi a qualcuno,o più di uno fosse sfuggito si ricorda che in Calabria al momento non esiste un assessore alla salute ma un commissario ad acta che si chiama Massimo Scura. Quindi quella di cui si parla non è quindi una consulta ma una schermaglia politica, anzi di partito, e se vogliamo essere ancora più precisi di una vera e propria guerra all'interno del partito.
Uno scontro tra Scura e Oliverio che non fa bene alla Calabria e sbaglia chi dovesse pensare di strumentalizzarlo per fini politici. Mario Oliverio è stato eletto dai cittadini e Massimo Scura è stato nominato dal governo, in ragione di un commissariamento che si protrarrà almeno sino alla fine del 2016. Pensare di risolvere le questioni creando strade parallele che alimentano i conflitti è un gravissimo errore, che produce solo confusione e che non risolve certo i seri problemi strutturali della nostra sanità.
Così mentre a Catanzaro si litiga, Sagunto viene espugnata, e cioè mentre Oliverio e Scura ingaggiano lotte senza alcun senso istituzionale, anche i livelli essenziali di assistenza, in tutta la regione, continuano ad essere fortemente compromessi. È fuori da ogni logica – continua la Yacoubi -mantenere alta la conflittualità mentre, proprio negli ospedali vengono depauperati i servizi, non si garantisce più nemmeno l'assistenza ai malati terminali e si chiudono gli spoke.
Tutto questo chiama alle responsabilità Mario Oliverio, che a suo tempo si intestardì nell'intento di assumere la funzione commissariale e che, per questo, non volle indicare al governo nazionale un tecnico di fiducia, espressione del territorio, . Un vizio di origine che è alla base di una contrapposizione sterile e controproducente , che certo non aiuta a realizzare quanto promesso in campagna elettorale circa la "rivoluzione" necessaria nel comparto .
Rivoluzione che a partire da giorno 4 la F.S.I. proporrà a tutti i cittadini, in ogni provincia della regione, con una petizione popolare tesa ad avere una sanità senza padrini e senza padroni.”