Fsi diffida aziende sanitarie a rispettare la normativa europea su turni e riposi
“I nodi sono venuti al pettine per la sanità calabrese - esordisce così Sarah Yacoubi –coordinatore regionale sanità della Federazione Sindacati Indipendenti- infatti il prossimo 25 novembre entreranno in vigore gli effetti della legge del 30 ottobre 2014 161 recante disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea in materia di obbligo del rispetto dei riposi del personale sanitario dopo l’orario di lavoro, che tradotto in termini più comprensibili significa l’obbligo del riposo per il personale sanitario per 11 ore consecutive nelle 24 ore dopo un turno di lavoro.
La legge era del 2014 ma era stato concesso un anno di tempo per organizzarsi e ancora una volta, come sempre del resto, la Regione Calabria e le Aziende Sanitarie hanno fatto orecchio da mercante anche perché speravano ad un’ulteriore deroga da parte del sindacato che non c’è stata e che non ci sarà , almeno da parte della FSI, come ribadito chiaramente in ARAN dal segretario generale Adamo Bonazzi.
La data adesso è tassativa e la carenza di personale dovuta alle mancate assunzioni metterà le Aziende Sanitarie di fronte a una scelta. O chiudere reparti con la conseguenza di eliminare diversi primariati che la politica aveva sponsorizzato oppure continuare ad imporre turni senza riposo con la conseguenza di beccarsi multe salatissime ( una per ogni infrazione ) dalla Comunità Europea alla quale la FSI segnalerà le violazioni.
Davvero un bel dilemma – continua la Yacoubi – per i direttori generali . Questo è la conferma di quanto avevamo previsto da tempo previsto ed in qualche caso già denunciato nelle opportune sedi. Per esempio a seguito di esposto della segreteria territoriale FSI Catanzaro, avanzato in data 25 agosto 2014, la DTL (Direzione Territoriale del Lavoro ) di Catanzaro ha sanzionato una struttura sanitaria per aver riscontrato, presso taluna Unità Operativa, violazioni relative alla fruizione di riposo giornaliero .
Il principio che avevamo in quell’occasione anticipato e per il quale eravamo stati additati quali marziani o fantasiosi utopisti del diritto del lavoro è stato riconosciuto dalla DTL di Catanzaro ed adesso è sancito per obbligo dalla Comunità Europea. Pertanto – conclude la Yacoubi - vigileremo e non ammetteremo iniziative unilaterali di deroga dopo il giorno 25 a tutela del diritto per gli operatori sanitari al riposo giornaliero di 11 ore consecutive ma soprattutto a garanzia di continuità nell’erogazione dell’offerta sanitaria e di funzionamento delle strutture nel rispetto dei LEA. A tal fine abbiamo già attivato un servizio che raccoglierà le segnalazioni di violazione che ci perverranno o che individueremo”.