Fsi: finalmente legalità e lavoro nella sanità calabrese
“Bugie e demagogia hanno le gambe corte, anzi cortissime”. Esordisce così Sarah Yacoubi, coordinatore regionale sanità della Fsi, la Federazione Sindacati Indipendenti, dopo la sottoscrizione dell'accordo regionale col commissario ad acta della sanità, Massimo Scura, che consentirà sia lo scorrimento della graduatoria ancora valida degli infermieri a suo tempo approvata dall'Azienda Ospedaliera "Pugliese-Ciaccio" che la stabilizzazione dei numerosi infermieri precari che sino ad oggi hanno consentito che la sanità calabrese potesse erogare i servizi ai cittadini, stante la gravissima carenza di organici.
“Parliamo di bugie - continua la responsabile Fsi - perché sinora sulla sanità calabrese ne sono state dette tante e, con questo accordo, i bugiardi e i demagoghi sono stati finalmente smascherati. Sono stati infatti smascherati quei politici di corta memoria che pur frequentando da circa un ventennio i banchi del Consiglio regionale alternandosi nelle varie cariche istituzionali dimenticano di essere stati loro stessi gli artefici del disastro della sanità calabrese ed oggi indossando i panni di candide verginelle sfoggiano feroci critiche all'operato di Scura chiedendone le dimissioni. Sono stati smascherati quelle organizzazioni sindacali che non firmando l'accordo hanno dimostrato quale sia il loro effettivo grado di interesse alla tutela dei lavoratori. Sono state smascherate alcune associazioni temporanee di interessi privati che per motivi incomprensibili hanno dichiarato di non essere mai stati supportati da nessun sindacato”.
“Ebbene – aggiunge Yacoubi - le firme di adesione all'accordo parlano chiaro ed indicano chiaramente chi sta da una parte e chi sta invece dall'altra. Fra l'altro l'accordo mette fine a future speculazioni politiche nella parte in cui chiarisce espressamente che prima di procedere alla pubblicazione sulla G.U. del “concorsone” regionale per gli infermieri è necessario procedere alla mobilità che darà la possibilità di rientrare in terra natia a quegli infermieri costretti ad emigrare per lavorare, inoltre sancisce che la stessa approvazione della graduatoria del concorsone unico regionale non avverrà prima dell'esaurimento della graduatoria degli infermieri dell'A.O. Pugliese Ciaccio in corso di validità fino a tutto il 2016”.
Per il coordinatore regionale della Sigla, però, “non basta, l'accordo prevede anche la progressione verticale, ovvero i riconoscimenti al personale operante e dulcis in fundo l'impegno ad approfondire, e possibilmente risolvere, le tematiche inerenti i lavoratori della ex Fondazione Tommaso Campanella improvvisamente ed inspiegabilmente abbandonati da chi aveva in passato carpito la loro fiducia … e le loro tessere! Da una parte la F.S.I, con le sue proposte note proposte avanzate da oltre 2 anni, dall’altra parte Scura, con tale accordo hanno fatto quello che in Calabria non si era fatto da 20 anni ovvero dare opportunità di lavoro in una regione dove i giovani sono costretti ad emigrare, e hanno posto le condizioni perchè la sanità della regione agisca nella legalità e possa erogare i servizi garantendo i L.E.A. (Livelli Essenziali di Assistenza ) che purtroppo si erano persi per strada”.
“Da questo punto di vista - continua Yacoubi - è stato quindi encomiabile il lavoro del Commissario Scura il quale ha dovuto azzerare vecchie commistioni ed intrecci di ogni tipo ed è anche comprensibile che il suo operato dia fastidio a qualcuno, anzi a più di qualcuno, che invece avrebbe preferito che le cose andassero come sempre in passato magari continuando a tenere ostaggio il consenso (elettorale e, perché no, anche sindacale) di tante famiglie con il futuro miraggio del concorsone o altri che in prossimità delle elezioni regionali materializzassero a seguito individuazione del Dipartimento Lavoro della Regione senza apparente criterio di scelta (ma sembrerebbe legami di parentela con politici e sindacalisti) l’assunzione di 138 lavoratori “nominati” che oggi reclamano, probabilmente per acquisiti “meriti elettorali”, stipendi nella prospettiva di futura (illegittima) stabilizzazione.”
Perciò siamo contenti - conclude la Yacoubi - di aver dato il nostro contributo ad un'azione che rappresenta opportunità di lavoro all'insegna della trasparenza e della legalità. Riteniamo sia questo uno dei compiti del Sindacato con la S maiuscola, o almeno quello della Federazione Sindacati Indipendenti”.