‘Ndrangheta, maxi blitz a Cosenza: colpo al clan Perna e allo spaccio di droga
Una vasta operazione antimafia, denominata “Apocalisse”, ha portato ad una ventina di fermi a carico di soggetti ritenuti esponenti del clan ‘ndranghetistico dei “Perna”.
Il blitz è scattato all’alba ed è eseguito dai Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. I militari stanno procedendo alla cattura di numerosi esponenti del gruppo criminale che opera nel capoluogo e nell’hinterland e dedito principalmente al traffico di cocaina, hashish e marijuana.
Nell’operazione sono impegnati circa 140 militari, tra cui le “teste di cuoio” dei “Cacciatori di Calabria” oltre ad unità cinofile antidroga e antiesplosivo.
Tra gli arrestati figura Marco Perna, 41 enne cosentino, figlio di Franco, capo dell’omonimo clan e attualmente al 41 bis. Il gruppo è ritenuto responsabile di aver dato vita ad un traffico di stupefacenti articolato su una fitta rete di spaccio in grado di rifornire le piazze cosentine e del suo hinterland.
Per imporre il potere sul territorio, spiegano gli inquirenti, “gli uomini del clan disponevano di armi, in parte sequestrate (4 pistole e 1 fucile), e si avvalevano di modalità tipicamente mafiose e specificamente contestate nel provvedimento di cattura”. Le indagini hanno anche evidenziato il ruolo di leader assunto da Marco Perna che avrebbe, di fatto, preso le redini del clan dopo l’arresto del padre.
L’attività investigativa, particolarmente articolata, è stata coordinata sin da subito dai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, il Procuratore Aggiunto Giovanni Bombardieri e il Sostituto Pierpaolo Bruni, e svolta dai militari del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Cosenza in collaborazione con i colleghi della Compagnia del capoluogo bruzio. Il monitoraggio dei principali indagati ha abbracciato un periodo di circa un anno, a partire dal settembre 2014 fino ad oggi.
Numerosi i riscontri effettuati che hanno portato anche al rinvenimento di un vero e proprio deposito di armi e droga nell’enclave del gruppo criminale, nel quartiere “Serraspiga” di Cosenza, dove sono stati sequestrati ben 110 chili tra hashish e marijuana, oltre a due revolver di grosso calibro.