Omicidio Aiello: resta in carcere il presunto assassino
Era stato arrestato dai Carabinieri di Gallina il 28 novembre dell’anno scorso, poiché gli investigatori lo ritenevano responsabile della morte di Romeo Aiello, 54enne nato nel genovese deceduto in seguito ad una violenta colluttazione scaturita tra i due e avvenuta in una abitazione di Via Chiesa Madre, dove la vittima conviveva con la nipote del presunto assassino.
Si tratta di Antonio Galimi, 73enne pensionato reggino che da quel giorno è in carcere dovendo rispondere del reato di omicidio volontario. Ieri i militari si sono recati presso la Casa Circondariale dove è recluso ed hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale del capoluogo che ha concordato con le risultanze investigative acquisite dagli investigatori in ordine ai reati di ricettazione e detenzione illegale di arma clandestina.
Il pensionato è anche accusato di aver detenuto all’interno della propria abitazione (tra alcuni barattoli di pittura vuoti) una pistola semiautomatica calibro 6,35 browning, della “Beretta” mod. 950, con matricola obliterata e ritrovata dai carabinieri il 31 gennaio scorso, al termine di una perquisizione domiciliare effettuata nell’ambito dello stesso procedimento penale per il quale si trova attualmente in carcere.
Alla luce della nuova ordinanza notificata a Galimi, lo stesso rimarrà presso la Casa Circondariale a disposizione dell’autorità giudiziaria, davanti alla quale dovrà rispondere, dunque, del nuovo reato contestato.