Giovane ridotta in schiavitù a Catanzaro: tornano in liberta i due rom arrestati
Il gip di Catanzaro Giuseppe Perri ha rimesso in libertà S.B e F.B., di 35 e 40 anni. I due uomini sono stati arrestati il 21 novembre scorso con l'accusa di sequestro di persona, violenza sessuale e riduzione in schiavitù.
Il gip ha accolto l'istanza degli avvocati Nicola Tavano e Alessandro Guerriero. La decisione presa da Perri si è fondata sui risultati dell'attività investigativa messa in atto dai due legali. La presunta vittima aveva raccontato di essere stata costretta a subire atti sessuali e segregata per circa due mesi in un'abitazione a Botricello.
"Le molteplici credibili e convergenti dichiarazioni rese da persone estranee ai fatti dimostrano univocamente che nei mesi in questione la denunciante da una parte non era affatto reclusa in una stanza di detta abitazione, provvedendo alle faccende domestiche e ricevendo ospiti, dall'altra usciva liberamente da casa sola o in compagnia del convivente Simone Bevilacqua andando al mare e recandosi presso vari esercizi commerciali". È quanto ha scritto oggi nell’ordinanza il gip, che ha poi concluso "allo stato degli atti risulta gravemente inficiata la credibilità della denunciante."