Callipo: “Sentenza elimina situazione paradossali sugli Lsu”
Gianluca Callipo, coordinatore nazionale di Anci Giovani e sindaco di Pizzo, commenta così la sentenza 272/2015 della Corte costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità dell’art. 41, comma 2, del Decreto legge 66/2014, che stabiliva il divieto di procedere a qualsiasi forma di assunzione, anche a tempo determinato, per le amministrazioni che non rispettavano i tempi medi di pagamento (90 giorni nel 2014 e 60 nel 2015).
"Una norma - spiega Callipo - che di fatto ha creato situazioni paradossali in quei Comuni che hanno ottenuto dallo Stato e dalla Regione i fondi per regolarizzare con contratto a tempo determinato gli Lsu, ma non potevano procedere proprio a causa del blocco imposto dalla norma poi dichiarata incostituzionale. Stiamo parlando di lavoratori che da molti anni, a volte decenni, prestano servizio nella Pubblica amministrazione senza tutele contrattuali e previdenziali, lavoratori senza i quali si rischierebbe la paralisi in molti Enti. Ecco perché non può che essere accolta con favore la sentenza della Corte Costituzionale, che evita di far ricadere le conseguenze del blocco sul loro diritto ad avere un regolare contratto, sebbene a tempo determinato".
Sulla ratio della norma, poi dichiarata incostituzionale, Callipo precisa: "È sacrosanto spingere le amministrazioni a essere puntuali nei pagamenti, ma soltanto quando è chiara l'inadempienza degli Enti. Al contrario, questa normativa faceva di tutta l'erba un fascio e penalizzava anche quei Comuni virtuosi che non riuscivano a rispettare i tempi per i ritardi nei trasferimenti statali a loro favore o per i divieti di spesa imposti dal patto di stabilità".