Sanità. Lettere in redazione: una petizione per abolire la suddivisione del tetto delle spese

Cosenza Salute

Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera inviataci dal Comitato Cittadini per la Tutela della Salute in Calabria che ha promosso una petizione per la cancellazione di una deliberazione della Giunta Regionale sulla suddivisione del tetto delle spese sanitarie.

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Gentile redazione di CN24.tv,

Scrivo per conto del Comitato di cittadini che ha promosso la petizione per la cancellazione di una deliberazione della Giunta Regionale della Calabria (la 489/2010) che prevede una suddivisione del tetto delle spese sanitarie per la specialistica ambulatoriale e di laboratorio scorretta e basata su errori tecnici grossolani.

Al di là della specifica questione sanitaria, come cittadini siamo sinceramente indignati che in una norma (e non solo in questa e non solo in Calabria) si enunci un criterio e se ne utilizzi un altro, si fissino scadenze improrogabili e non si rispettino!

Come si può parlare di legalità ai cittadini se le leggi sono scritte in modo approssimativo ed assumono valore puramente indicativo (persino o soprattutto per chi se le scrive)?

Crediamo sia giunto il momento che noi cittadini facciamo sentire la nostra voce.

Si è arrivati al paradosso che chi si ammala nei primi mesi dell’anno fruisce dell’assistenza pubblica e chi ammala da settembre in poi si deve arrangiare da solo! Quello che però molti non sanno e che abbiamo scoperto indagando in questi giorni è che esiste una suddivisione iniqua dei fondi tra le provincie calabresi, per cui chi spende di più ottiene di più e chi è più virtuoso ottiene di meno, in barba alle indicazioni nazionali e in contrasto con sbandierate ottiche di riequilibrio e razionalizzazione della spesa sanitaria da parte di chi ci governa.

Questa situazione non è certo nuova, ma purtroppo taglia oggi e taglia domani, i più poveri quest’anno sono rimasti a secco e i più poveri per l’occasione sono le provincie di Cosenza, Catanzaro e Vibo Valentia che non possono garantire i servizi ai cittadini.

Siamo stufi di pagare più volte gli stessi servizi (con le tasse e col portafogli) e soprattutto siamo stufi che i sacrifici vengano invocati per tutti ma sostenuti da pochi!

Attualmente sono state raccolte più di 4000 firme tra la versione cartacea e quella on-line (http://www.petizionionline.it/petizione/tutela-del-diritto-allassistenza-sanitaria-per-tutti-i-cittadini-calabresi/2188) ed è in corso una raccolta di firme a Piazza XI settembre a Cosenza, con diverse televisioni locali che hanno già fatto interviste (MetroSat e TEN hanno già trasmesso due servizi registrati in Piazza XI settembre ieri).

Le firme raccolte finora saranno presentate al Presidente Scopelliti all'incontro di oggi pomeriggio a Cosenza.

Finora tutti i laboratori delle province di Cosenza, Catanzaro e Vibo Valentia hanno rifiutato di firmare i contratti capestro predisposti dalle ASP (in base al modello prescritto dalla norma citata), e per il loro rifiuto subiranno addirittura la sospensione dell’accreditamento!

Nel frattempo noi cittadini siamo costretti a pagare di tasca nostra le prestazioni o affrontare interminabili file negli ospedali, che ovviamente non sono dimensionati per sopportare tale carico.

Peraltro la situazione di disagio dei cittadini è scorrelata dalla questione firme dei contratti, poiché le cifre stanziate dalla Regione coprirebbero in ogni caso le sole prestazioni effettuate fino a luglio scorso!

Abbiamo perciò predisposto una lettera aperta a Scopelliti in cui si chiede la cancellazione di tale norma,

analizzata in modo puntuale e comprensibile a tutti, che ci piacerebbe fosse pubblicata sul vostro giornale web.

La lettera aperta è disponibile sul sito: http://sites.google.com/site/letteraapertascopelliti/.

Riteniamo che sia il tema trattato sia l’aspetto centrale della legalità possa essere di interesse per tutti i cittadini calabresi.

Restiamo a disposizione per ogni eventuale chiarimento.

Cordiali saluti,

Il Comitato Cittadini per la Tutela della Salute in Calabria