Cnc: “Si istituisca a Catanzaro un’unica Soprintendenza per la Calabria”
"È a dir poco scandaloso che sia venuta fuori la notizia, che ci preoccupa tutti e molto, circa la possibile chiusura del bellissimo parco archeologico Scolacium. Se poi fosse confermata la causa di tale paventata chiusura, ossia un problema legato al personale, la vicenda assumerebbe pure i connotati della beffa". E' quanto scrive il Movimento Civico Indipendente “Catanzaronelcuore”.
"In ogni caso - continua la nota - vogliamo urlare ancora una volta, e ancora più vibratamente, tutta la vergogna che questa notizia consegna: com’è possibile che uno dei più grandi attrattori archeologici del Mezzogiorno possa essere toccato anche solo tangenzialmente da tale rischio? Considerata l’importanza storica, culturale e turistica del meraviglioso parco archeologico catanzarese, riteniamo infatti che nemmeno lontanamente si sarebbe dovuta paventare tale eventualità!
Mentre attendiamo gli sviluppi di questa assurda vicenda non possiamo esimerci dal contestualizzare la stessa all’interno di quanto sta avvenendo a seguito della Riforma Franceschini, in ordine alla quale il ministro dei Beni delle Attività culturali e turismo configura la ristrutturazione del patrimonio culturale italiano: non più singole strutture bensì organismi unificati con più competenze. Ciò significa che le Sovrintendenze saranno accorpate secondo una logica di razionalizzazione che risponda a due requisiti, che noi riteniamo condivisibili: da una parte il risparmio e dall’altra l’efficienza funzionale, che tocca territorio e gestione, che si genererebbe dalla fusione delle Sovrintendenze in un ufficio unificato dedito all’Archeologia, alle Belle Arti ed al Paesaggio.
Giacché ogni Soprintendenza così intesa costituirà un riferimento univoco, l’idea del ministro a noi sembra oggettivamente buona. Se non fosse che per la Calabria – tanto per cambiare! – il capoluogo continua ad essere umiliato ed escluso in questo particolare ambito storico-archeologico-paesaggistico. E’ così da sempre. Ed è infatti da sempre che il nostro Movimento si batte affinché il territorio centrale della Calabria sia dotato di una Soprintendenza Mista. Oggi che la Riforma Franceschini sembra orientarsi verso un ente unico, leggiamo che nella nostra Regione ne saranno istituiti due: uno a Cosenza, a cui afferiscono le province di Catanzaro, Crotone e Cosenza; e l’altro a Reggio a cui afferiscono le province di Reggio e Vibo.
Così stanti le cose, la controproposta più immediata che ci verrebbe in mente di avanzare sarebbe quella di chiedere una terza Soprintendenza che abbia la gestione sui territori di Catanzaro, Crotone e Vibo, ovvero la storica provincia del capoluogo di regione corrispondente con l’area centrale della Calabria. Ma dal momento che siamo persuasi della bontà razionalizzatrice della Riforma Franceschini, riteniamo che essa debba attuarsi fino in fondo e con coraggio, al di là di ogni residuale spinta politico-campanilistica che potrebbe emergere: proponiamo pertanto che si istituisca un’unica Soprintendenza per tutto il territorio calabrese e che abbia, ovviamente e naturalmente, sede a Catanzaro, la città capoluogo di regione. Sarebbe innanzitutto un modo per ottenere quel risparmio tanto invocato e atteso, ma anche la giusta compensazione per i decenni di umiliazioni subite dall’antica “Rocca di Niceforo”, unico capoluogo regionale italiano a non essere mai stato degnato di ospitare una Soprintendenza! Un’anomalia che oggi si può sanare in modo brillante, informandola agli obiettivi posti dal Ministero.
La politica locale, soprattutto quella vicina al ministro Franceschini, saprà dunque protestare e avanzare tale ragionevole e doverosa proposta?".