Pistole, fucile e munizioni nascosti nella masseria: due arresti
Tre pistole di vario calibro ed un fucile cal. 12 tutti con matricola abrasa, quattro caricatori per armi corte, 13 chili di pallini di piombo utilizzati per ricaricare le cartucce e circa quattrocento cartucce di vario calibro per armi corte e lunghe.
È quanto hanno ritrovato, in una masseria, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, supportati dallo Squadrone Eliportato “Cacciatori”, durante un servizio straordinario di controllo del territorio eseguito in tutta la piana di Gioia Tauro. Due persone di Melicucco sono così finite in arresto: si tratta di un bracciante agricolo 60enne, Rodolfo Circosta e del figlio Antonio (29), entrambi già noti alle forze dell’ordine e che sono ora accusati di detenzione di armi e munizionamento comuni da sparo e armi clandestine.
I militari hanno rastrellato alcune aree rurali controllando diverse masserie e caseggiati: proprio durante un prolungata perquisizione di una di queste masserie occupata dai due arrestati, e delle relative pertinenze, hanno ritrovato le armi e munizioni. Il tutto è stato sequestrato e sarà sottoposto ad approfondimenti investigativi e tecnici per chiarirne la provenienza e se se sia stato eventualmente utilizzato in eventi delittuosi. Padre e figlio sono stati rinchiusi nella casa Circondariale di Palmi.