Le idee per la città di “Terra Libera”. L’integrazione dell’area urbana una priorità
"Ci chiediamo dove sia finito l’interesse per le questioni che riguardano la città di Cosenza. Da giorni assistiamo al gioco degli interessi più squallidi che - purtroppo - gravitano attorno alla politica, a base di regolamenti di conti e di faide interne al sistema partitico che vede coinvolte anche forze politiche in odore di un nuovo che invece è stantio."Lo si legge in una nota dell' Associazione politico - culturale " Terra Libera Cosenza".
"Nessuno che si occupa dei cosentini - scrivono ancora - e dello loro istanze, impegnati come sono a tesser trame e a inscenare manovre di Palazzo che puzzano inequivocabilmente più della preoccupazione della spartizione dei posti di potere che della tutela del bene comune : Terra Libera vuole tenersi lontana da queste logiche.Mentre gli altri si dannano - e dannano i cosentini - nella difesa dei loro interessi clientelari, noi vogliamo procedere nel lavoro di produzione di idee condivise per la città e di "arruolare" quei cittadini di provato impegno civico che vogliano cimentarsi in tale lavoro.
In quest'ottica, l’integrazione dell’area urbana è uno dei nostri obiettivi primari. Cosenza, con Rende, Castrolibero, Mendicino e Montalto, sono già - di fatto - un'entità unica: un’unicità che esiste nella vita di tutti i giorni dei cittadini. Occorre, ora, formalizzarla a livello amministrativo. Non si può più perdere tempo, a fronte delle potenzialità che sprigionerebbero, nel perseguire la "Città unica“, come - tra le altre - una capacità di attrarre investimenti e di dare così risposte concrete alla nostra cronica debolezza economica e conseguente mancanza di lavoro. Il risparmio che deriverebbe da una gestione amministrativa unitaria della macchina pubblica darebbe anche un effetto "volano" non indifferente alla domanda locale, con una maggior efficacia protettiva delle prestazioni solidaristiche.
La Giunta comunale unica e l'unico Consiglio, porterebbe ad una riduzione dei numeri del potere : meno consiglieri, assessori, direttori generali e così via, con conseguente riduzione nelle voci di spesa relative a gettoni di presenza e rimborsi.Un risparmio sul bilancio comunale, tutto da reinvestire nella comunità. Un discorso che vedrebbe affrontare, senza egoismi territoriali, il problema della mobilità e di un trasporto urbano efficiente e veloce, con un riposizionamento dei parcheggi non più nel centro cittadino ma nella cintura esterna.La "Città unica", implicherebbe poi - formalmente - il conseguimento di benefici diretti, come quelli previsti dalla legge 267/2000 che dispone, da parte dello Stato, l’erogazione di appositi contributi straordinari, da sommare a quelli ordinari.Ma ci rendiamo conto che, per alcuni tristi mestatori, questo potrebbe andare verso il restringimento dei loro recinti del potere. Ciò nonostante - conclude la nota - noi ci batteremo affinché l’area urbana non resti solo un’intento sostanzializzato nei fatti, ma anche uno status il cui riconoscimento formale non potrà che giovare ad una nuova area metropolitana e ad un nuovo cittadino della Calabria."