Provincia Cosenza: incontro con dipendenti strutture di assistenza
Una delegazione di rappresentanti delle strutture di assistenza specialistica ambulatoriale e di laboratorio della provincia di Cosenza è stata ricevuta questa mattina dal Presidente Mario Oliverio al quale sono state esposte le problematiche vissute in prima persona come dipendenti e come cittadini. L’incontro era stato richiesto qualche giorno addietro.
“ Ci ritroviamo stamane in rappresentanza di circa 600 lavoratori di Cosenza e provincia che corrono il fondato rischio di ritrovarsi nell’imminenza di perdere il posto di lavoro- ha riferito la delegazione- stante la preoccupante situazione che è venuta determinandosi dallo scorso 27 Settembre, data a partire dalla quale le strutture presso le quali prestiamo servizio erogano prestazioni totalmente a carico dei cittadini.”
“Da parte nostra non è in atto nessuno sciopero- ha tenuto a chiarire- ma una mobilitazione perché le strutture di assistenza specialistica ambulatoriale e di laboratorio non hanno firmato il contratto con la Regione che ha stanziato solo i fondi sufficienti a coprire le spese sanitarie fino al Luglio dell’anno in corso.
Da allora, ammalarsi ed avere necessità di ricorrere a prestazioni di Specialistica ambulatoriale e di Laboratorio, anche se in possesso di prescrizione medica, significa per i cittadini essere costretti a sostenere di tasca propria i costi. Abbiamo richiesto un incontro al Presidente della Giunta regionale, Scopelliti. Al momento non ci è stata data alcuna risposta, anzi lo stesso sostiene di averci incontrato, quando in realtà ha incontrato una delegazione dei datori di lavoro.”
“Le voci che vogliamo far sentire sono le nostre- hanno ancora puntualizzato i rappresentanti ricevuti dal Presidente Oliverio- e quelle della categoria meno tutelata in questa situazione, ovvero l’ammalato. Si parla tanto di arginare la migrazione sanitaria ma al momento pare che anche per una serie di controlli necessari ed urgenti si debbano affrontare viaggi della speranza fuori regione, oppure lunghissime liste d’attesa nelle strutture pubbliche o, ancora, a pagare di tasca propria le prestazioni.”
“C’è da rilevare ed informare che la maggior parte dei disservizi che stanno patendo migliaia di cittadini della provincia di Cosenza sono dovuti ad una iniqua distribuzione delle risorse da parte della Regione che, in barba alle linee guida nazionali, assegna fondi ad aree con meno abitanti. Crediamo che i dati parlino da sé: a Reggio Calabria le risorse per abitante sono pari a 63,08 euro; a Crotone 58,84 euro, a Cosenza 27,01, Catanzaro 13.40 e Vibo Valentia 10,97 euro” hanno messo in evidenza i delegati delle strutture, che hanno infine sottolineato:
“Non vogliamo perdere il posto di lavoro, circostanza che è stata già annunciata in qualche caso. Né vogliamo che paghino i cittadini, che hanno tutta la nostra attenzione e considerazione e che se fossimo costretti a non potere più garantire pagherebbero conseguenze gravissime.”
Il Presidente Mario Oliverio, ha preso atto della situazione descritta e di quella prospettata ed ha affermato: “Ritengo che il comparto cui appartengono i lavoratori che ho ricevuto stamane sia delicato e importante per le comunità della nostra provincia. Evidenzio che per la Provincia non è stabilita alcuna competenza nel settore della sanità. Tuttavia la nostra Istituzione non può rimanere insensibile dinanzi a tali problematiche. Farò in modo che le problematiche poste siano all’attenzione del Presidente Scopelliti affinché vengano esaminate con la dovuta preoccupazione.”
“La sanità vive un momento non facile- ha evidenziato dunque il Presidente della Provincia di Cosenza- è necessario un processo di riforma e profondo riordino nel quale, comunque, ognuno deve fare la sua parte, chiamando a concorrere tutti con responsabilità, non per avere minori servizi ma per tagliare sprechi ed avere prestazioni di qualità, ferma restando la centralità delle strutture pubbliche nella tutela della salute ed una funzione integrativa delle strutture convenzionate che attualmente assolve ad un ruolo importante del quale non può non tenersi conto, al fine di scongiurare situazioni di disagio e in alcuni casi di vera e propria sofferenza per i cittadini. Per queste ragioni è necessario un governo equilibrato dei processi di riorganizzazione dei servizi sanitari guidato dall’interesse esclusivo e supremo della tutela dei cittadini nella cura della salute.”