Centenario Umberto Boccioni, le iniziative di Anassilaos

Reggio Calabria Tempo Libero

Con la presentazione di alcuni bozzetti relativi alle cartoline commemorative di Umberto Boccioni, l’Associazione Culturale Anassilaos ha avviato una complessa serie di iniziative volte a ricordare l’artista nel centenario della morte.

“Per ribadire la modernità e l’attualità dell’arte di Boccioni – ha ricordato il Presidente del Sodalizio Stefano Iorfida – abbiamo privilegiato, sulle numerose immagini di Reggio Calabria pre-terremoto, forse filologicamente e storicamente più idonee a ricordarne la nascita avvenuta nell’ottobre del 1882, alcune immagini attuali della nostra città. Non saremo certamente all’altezza della importante mostra su ‘Umberto Boccion, Genio e Memoria’ inaugurata il 25 marzo scorso a Milano – (una città che fa onore all'Italia anzi la rappresenta lei sola, scriveva all’amico Severini) - che i curatori, per la mole dei documenti esposti (disegni, fotografie, testi), hanno definito Mostra di ricerca e di strumenti di studio, ma come reggini non potevamo mancare ad un appuntamento così importante dal momento che Umberto Boccioni è nato nella città della Fata Morgana ed è vissuto per qualche anno a Catania (1898-1899), un periodo il suo di formazione “meridionale” che non pochi studiosi, da Maurizio Calvesi a Luigi Tallarico, considerano fondamentale”.

“Anzi – prosegue Iorfida - è lo stesso Tallarico, più volte in passato ospite dell’Associazione Anassilaos, a citare, in un suo importante saggio dedicato a Boccioni, un passo dello stesso fondatore del Futurismo, Filippo Tommaso Marinetti: ‘Da pupo a Reggio Calabria e da giovanetto a Catania…egli conobbe intimamente il capriccio dei venti, la varietà delle navi, l’ambizione romantica delle nuvole, le morbosità perfide e maligne delle correnti marine…Certo gli furono amici i limoneti e gli aranceti con le loro masse di verde variegate d’oro giallissimo sul turchino intenso del mare. Si inerpicò per fianchi delle montagne che armonizzano...la selvaggeria africana dei fichi d’india con la delicatezza dei fogliami dell’olivo, il candore delle spiagge e l’ombra dei piroscafi all’ancora’.

“La nostra città – conclude il presidente - non può dunque che essere orgogliosa di avere dato i natali ad un artista la cui opera, nel corso degli anni e al netto delle incomprensioni e degli equivoci politici e ideologici, viene considerata di importanza fondamentale nello sviluppo dell’arte contemporanea”.