Cassazione, definitive 23 condanne del processo “Minotauro”
I 23 imputati del processo scaturito dall’operazione Minotauro, sul presunto insediamento della 'ndrangheta nell'area nord-ovest del Piemonte, sono stati condannati. I giudici della sesta sezione penale della Corte di Cassazione hanno confermato l'impianto accusatorio che a Torino aveva superato gia' il vaglio del tribunale e della Corte di Appello.
Tra gli imputati c’è anche Nevio Coral, ex sindaco di Leinì, esponente di rilievo del centrodestra torinese, condannato in secondo grado a 8 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. Per 7 imputati la Suprema Corte ha disposto l'annullamento della condanna, disponendo un nuovo processo davanti ad altra sezione della corte d'appello di Torino: in dibattimento saranno riascoltati quei pentiti le cui dichiarazioni erano state ritenute probanti dai magistrati d'appello per annullare una serie di proscioglimenti del primo grado.
Per altri due si tratterà solo di rideterminare la pena. E' stata poi annullata la sentenza di secondo grado nei confronti dell'ex segretario comunale di Rivarolo Antonino Battaglia e dell'imprenditore Giovanni Macrì limitatamente al trattamento sanzionatorio: anche qui, sulla determinazione della pena (rispetto ai 3 anni di carcere decisi nel secondo giudizio), dovrà pronunciarsi un altro collegio d'appello perché l'originaria imputazione di voto di scambio, contestata ai due, è stata riqualificata come 'reato elettorale'.