Al via la filiera Unionorafi Confapi Calabria
Non poche le difficoltà per il comparto dei preziosi, ecco perché nasce la necessità di fare rete. Il neo presidente di Unionorafi Calabria Sergio Mazzuca ha riunito nella sede di Confapi Calabria gli orafi calabresi, per contribuire insieme alla crescita del settore e della filiera UnionOrafi. A fare gli onori di casa, Francesco Napoli presidente di Confapi Calabria 2.0, che ha illustrato i molteplici servizi messi a disposizione degli associati.
“Il mercato della oreficeria così come quella della gioielleria – ha affermato Sergio Mazzuca – rappresenta uno sbocco interessante per le future generazioni, ma c’è bisogno di sostegno e di aggregazione per la complessità e l’innovazione del mercato”. Si evidenzia, allora, che investire sulla formazione sia il primo punto da affrontare. Da questo, nasce l’idea di Sergio Mazzuca, di creare una scuola per orafi in Calabria “Calabria, l’oro del Sud”, con annessa fabbrica in grado di produrre sia in conto terzi che a marchio proprio e con un offerta formativa che prevederà un piano di studi volto a formare esperti in tutte le fasi di lavorazione del settore orafo – gioielli. La rete di attori coinvolti comprende l’intera Calabria e le proposte in cantiere sono veramente tante. Per citarne qualcuna, spunta sul tavolo tecnico – organizzativo, la possibilità di sostenere in termini di partnership, grazie a Confapi Calabria, il master universitario di I livello in “Realizzazione Creativa di Manufatti di Alta Gioielleria” su proposta del Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale (DIMEG)in collaborazione con il Dipartimento di Lingue e Scienze dell’Educazione (LISE) e il Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche (DISCAG) dell’Università della Calabria, per l’anno accademico 2016/2017.
“Il master pone una rilevante attenzione alla formazione on the job - spiega il presidente Mazzuca - per cui si propone agli studenti un rilevante periodo di tirocinio direttamente nei laboratori di primarie aziende orafe regionali e nazionali”. Se l’obiettivo era quello di mettere assieme energie, intelligenze, idee e proposte, i presupposti risultano essere positivi già dal primo appuntamento. “La filiera è aperta a tutti – conclude Mazzuca – Un lavoro che deve essere condiviso, per un settore di punta come il nostro, che è da sempre uno dei comparti manifatturieri trainanti nella promozione del Made in Italy”.