Ricercato per violenza sessuale e ricettazione: scovato in un covo tra gli ulivi
Giacomo Mamone, 29enne accusato dei reati di violenza sessuale, lesioni personali aggravate e ricettazione è stato arrestato stamani dai carabinieri di Rizziconi, nel reggino. L’uomo era latitante dal febbraio scorso essendosi sottratto all’esecuzione di un ordine di carcerazione emesso a suo carico dalla Procura di Palmi.
Le indagini eseguite dai militari hanno permesso di rintracciarlo a Bosco Sovereto, nel comune di Gioia Tauro. Il 29enne si nascondeva all’interno di un covo in un vasto uliveto abbandonato, al cui centro vi era un fitto roveto. L’ingresso al rifugio era garantito tramite un cunicolo di 30 metri ricavato tra le spine e dal quale si accedeva poi ad un piccolo slargo in cui era posizionata una tenda da campeggio da 4 posti, di circa 8 mq, al cui interno vi era una brandina e del materiale di prima necessità, viveri e vestiti.
Il fuggitivo, sorpreso nel cuore della notte, non ha opposto resistenza e, subito dopo l’irruzione dei Carabinieri, assistiti dai Cacciatori di Calabria, si è subito identificato lasciandosi ammanettare.
Momone è ritenuto responsabile di avere, nel settembre del 2011, attirato presso una propria abitazione di campagna a Rizziconi una giovane donna con difficoltà mentali dopodiché, sempre secondo la tesi accusatoria, ne avrebbe abusato sessualmente ed in più circostanze, procurandole anche lesioni personali, fra cui la frattura del setto nasale. Il giovane è, inoltre, accusato di avere ricettato - in concorso con un altro imputato di origini rumene - ingenti quantitativi di rame proventi di furto nella Piana di Gioia Tauro.
Al termine delle formalità, Il 29enne dovrà espiare la condanna 9 anni e 3 mesi di carcere e pertanto è stato accompagnato nella Casa Circondariale di Palmi.