Regione: D’Agostino si auto sospende dall’Ufficio di presidenza
Ha deciso di auto sospendersi, Francesco D’Agostino, vice presidente del Consiglio regionale. E l’ha fatto questa mattina, inviando la comunicazione tanto al Governatore della Calabria, Mario Oliverio, quanto al presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto.
Il motivo è rintracciabile nel presunto coinvolgimento di D’Agostino nell’operazione Alchemia, l’inchiesta dello scorso 19 luglio che, portata avanti dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo, è stata condotta dalla Squadra Mobile di Genova e Reggio Calabria e da quella di Savona. L’operazione avrebbe fatto luce su un’associazione a delinquere di stampo mafioso in Liguria.
La decisione del vice presidente nasce al fine di “evitare ogni possibile strumentalizzazione delle vicende in atto”. Anche se “il gip, nel contesto dell'operazione 'Alchemia' – continua D’Agostino - ha rigettato ogni addebito a mio carico”. Il motivo è quello di non volere “consentire a chicchessia di utilizzare questa vicenda per attacchi politici strumentali e faziosi a danno dell'Istituzione regionale”.
E ancora l’ex vice presidente intende sottolineare che “sulle medesime questioni, ora nuovamente avanzate dagli inquirenti nei miei confronti, analoga iniziativa investigativa condotta negli anni scorsi si è conclusa riconoscendo la piena liceità del mio operato. A questo proposito, voglio ancora una volta ribadire la mia piena fiducia nell'azione della Magistratura.
“Nei prossimi giorni - assicura D'Agostino- sarà chiarito nella Giunta per le Elezioni quello che, a ben vedere, è già risultato evidente al Prefetto di Catanzaro circa una mia presunta incandidabilità. Emerge con solare evidenza dagli atti la mia piena candidabilità, come peraltro attesta il mio certificato di Casellario Giudiziale da cui non risulta 'nulla' a mio carico”.