Operazione Alchemia, Galati si defende: “Dimostrerò estraneità ai fatti”
I legali di Giuseppe Galati, indagato nell’operazione Alchemia - Andrea Alvaro, Francesco Caroleo Grimaldi e Mario Mazza - hanno depositato, nella sede competente, documentazione che comproverebbe l’estraneità del politico alla vicenda giudiziaria.
Secondo Galati, risulterebbe dimostrata l’impossibilità della sua presenza ai colloqui a Reggio Calabria, nei quali al “politico” sarebbe stata prospettata la richiesta illecita per cui si è proceduto. "È di tutta evidenza, pertanto - sostiene il deputato di Ala - che quel politico non posso oggettivamente essere io, in quanto, al momento degli incontri, ero impegnato, in termini incompatibili, in altro luogo ed in altre attività (partecipavo ai lavori parlamentari)".
“Ritengo di aver vissuto e di vivere un grave pregiudizio morale riguardo alla mia persona - conclude - sia come uomo che come parlamentare ed auspico che la professionalità e la correttezza di coloro che stanno doverosamente curando la specifica attività di indagine condurranno a breve ad una valutazione della mia posizione nei termini prospettati dai miei difensori”.