Longobucco, i marcatori identitari in un museo
L'attenzione ai marcatori identitari di Longobucco, dall’arte della tessitura alle secolari miniere d’argento fino a Bruno di Longobucco precursore nel 1200 della microchirurgia. La valorizzazione e fruizione del patrimonio storico, culturale, architettonico e paesaggistico. La centralità del Parco della Sila e del borgo antico da rivitalizzare e promuovere per renderlo attrattore turistico tutto l’anno. Si confermano, queste, le leve strategiche d’investimento dell'esecutivo guidato da Luigi Stasi che, nei giorni scorsi, ha consegnato alla comunità ed al territorio il Museo dedicato proprio all’identità e alla storia dell’importante centro della Sila Greca.
All’evento di presentazione, ospitato nell’ex Convento dei Francescani, in via Roma ed al taglio del nastro delle sale di Palazzo Citino, oltre al Sindaco Luigi Stasi, hanno partecipato anche l’assessore Bruno De Luca, i consiglieri comunali Giovanni Pirillo e Eugenio Celestino, il presidente della commissione regionale ambiente Mimmo Bevacqua, il direttore del Gruppo Azione Locale (GAL) Sila Greca Franco Rizzo e Ranieri Filippelli già presidente Gal.
L’obiettivo è quello di creare una rete di musei che rappresenti un’opportunità di sviluppo culturale ed economico. Numerosi, del resto, sono i lavoratori socialmente utili e i lavoratori di pubblica utilità (LSU-LPU) coinvolti nel progetto e che garantiranno l’apertura del Museo tutto l’anno. Quattro le aree tematiche: una sezione museale è dedicata all’arte della tessitura e al tradizionale metodo di produzione con il telaio. Molti dei filati esposti sono stati offerti da operatori del settore, come Tessuti Celestino, e in parte donati dai cittadini. Nella zona dedicata all’argentera sono raccontate le secolari miniere d’argento e i metodi di estrazione della Galena Argentifera dei quali si potranno ammirare alcuni frammenti.
A Bruno di Longobucco, il celeberrimo concittadino vissuto nel 1200, precursore della microchirurgia ed alla storia della medicina è dedicata un’ulteriore parte del museo. Al suo interno rimarranno in esposizione le copie dei trattati duecenteschi scritti dal medico, la Chirurgia Magna e la Chirurgia Parva e il calco originale da cui è stato creato il busto del riformatore della disciplina medica medievale, oggi esposto all’Università di Padova. Oltre alle tre sezioni museali c’è una parte di Palazzo Citino dedicato alla pittura. In alcune sale sono esposte le opere più significative del maestro Tommaso Pirillo.
Il progetto di utilizzo degli spazi dell’antico palazzo come esposizione permanente è stato realizzato e finanziato anche grazie al Gal Sila Greca. Percorsi turistici con Parco Avventura, 2 chilometri di pista per lo sci da fondo, l’area attrezzata per picnic (il percorso vita), la biblioteca (la cui struttura è in fase di donazione da parte della famiglia Del Vecchio), una villa anfiteatro all’aperto e un portico che collegherà due antiche vie del paese, l’acquisizione di edifici nel centro storico per la realizzazione dell’albergo diffuso. Sono, questi, i prossimi progetti, alcuni in fase di ultimazione, che l’Esecutivo Stasi sta portando avanti per la valorizzazione complessiva di Longobucco favorendo in particolare la fruizione del patrimonio montano e del Parco della Sila.