Ezio Scida: una storia infinita? Prescrizioni del Coni fanno slittare ancora i lavori
Un’altra doccia fredda per i tifosi del Crotone calcio: giungono ora inattese anche una serie di prescrizioni da parte del Coni relative al progetto di adeguamento dello stadio Ezio Scida. Si tratta, in pratica, di integrazioni progettuali che, nell'attuale contesto, costringono a un nuovo rinvio della prima partita in casa.
Nella giornata di mercoledì il Coni, in sede di valutazione del progetto dell'impianto, ha rilevato delle problematiche tecniche che di fatto porteranno a un rallentamento dei lavori che procedevano nel rispetto dei tempi programmati da Comune e società.
Prescrizioni inattese e che insistono su parti dello stadio non rientranti nel progetto di ampliamento attualmente in atto, come ad esempio il settore della tribuna scoperta o le aree esterne alla curva nord, ma già regolarmente utilizzate nelle precedenti stagioni sportive.
Dicendosi consapevoli per il disagio subito da tutti i tifosi e dai cittadini di Crotone per questo nuovo rinvio, e preso atto di tutte le nuove disposizioni del Coni, l’Fc Crotone ed il Comune affermano di essersi già mossi per rispondere in modo tempestivo e fattivo a tali richieste: nel pomeriggio di oggi è infatti prevista una riunione tecnica congiunta.
“L'obiettivo - affermano società ed ente - è quello di mantenere elevato il ritmo dei lavori, così come si sta già facendo, per consegnare l'impianto alla città nel più breve tempo possibile”.
SALTA LA GARA COL PALERMO, A RISCHIO ANCHE L’ATALANTA. LE PRESCRIZIONI
La Commissione sugli impianti sportivi, che si è riunita il 7 settembre, ha prontamente comunicato al Comune una serie di prescrizioni da adottare sui lavori in corso di svolgimento. In pratica il Cis, analizzati i progetti disponibili, ha messo in evidenza, in particolare, alcune “precarietà” riferite alla costruenda nuova Tribuna Coperta.
Il parere del Cis non è stato comunque negativo ma condizionato alla risoluzione dei problemi che sono stati segnalati. Considerato, poi, che una volta adeguate tutte le prescrizioni sarà necessario ottenere le certificazioni dagli organi competenti almeno sei giorni prima delle gare ufficiali, è dunque assolutamente impossibile che la gara del prossimo 18 settembre, contro il Palermo, possa disputarsi nell’Ezio Scida; così come appare a rischio, secondo i tecnici, anche il match successivo, quello con l’Atalanta del 25 settembre, a meno che non si decida di giocare nell’impianto chiudendo per quella data la Tribuna Coperta.
Quanto alle prescrizioni imposte, nel dettaglio, la Commissione ha sollecitato di portare la larghezza del terreno di gioco a 68 metri; di precisare la cosiddetta “curva di visibilità” nella zona inferiore della Tribuna Coperta escludendo dalla capienza i posti che non offrono una visuale completa; di evitare che i pilastri di sostegno della copertura, sempre della Tribuna, interferiscano sia con i posti degli spettatori che, in particolar modo, con le vie e le scale d’uscita del pubblico.
Inoltre la Commissione ha chiesto di verificare l’eventuale interferenza con la larghezza delle vie d’uscita delle postazioni riservate ai diversamente abili, nella curva sud, e di indicare un percorso affinché possano accedere ai servizi dedicati. Sempre per portatori d’handicap è stato consigliato di riservare posti sufficienti ed attrezzati nella tribuna.
Tra le altre indicazioni si fa riferimento poi alla sala stampa riservata ai giornalisti e agli spogliatoi per i quali si chiede che ne sia garantita l’accessibilità. Riguardo agli spogliatoi la Commissione ha poi proposto di invertire le posizioni dell’infermeria interna con la stanza dedicata agli arbitri uomini, così da permettere una via d’uscita migliore alle eventuali barelle.
(Aggiornata alla 11:20)