Un’altra tegola sull’Ezio Scida, stadio inagibile: a rischio la prima in casa?
Ancora un’altra tegola potrebbe abbattersi sulla già vituperata questione dello stadio Ezio Scida di Crotone.
La società rossoblù potrebbe infatti dover disputare le gare del campionato di serie B, ormai alle porte (il 2 settembre la prima in casalinga contro il Foggia, seconda giornata della stagione), lontano dalle mura domestiche.
Nel corso di una riunione del Comitato provinciale di vigilanza, svoltosi presso la Prefettura pitagorica, non sarebbe stata difatti autorizzata l’agibilità dell’impianto, nonostante il Comune abbia proposto la riduzione a circa 9 mila posti (anziché 16 mila) ottenibili con l’interdizione degli spalti relativi alle parti superiori della Curva Sud e della Tribuna Coperta: per intenderci gli ampliamenti eseguiti due anni fa, in occasione della promozione in serie A.
Per superare l’impasse della revoca dell’agibilità, dunque, potrebbe volerci la volontà del sindaco di Crotone, Ugo Pugliese, ad autorizzare egli la disputa degli incontri, naturalmente con una competa assunzione a suo carico di qualsivoglia responsabilità.
Alla luce di quest’ennesimo duro colpo - dovuto al fatto che con la scadenza dei termini, il 18 luglio scorso, dell’autorizzazione provvisoria concessa dalla Sovrintendenza (LEGGI LA NOTIZIA), sono venuti meno dei requisiti per concedere l’agibilità dell’impianto - il Comune pare sia ora intenzionato a fare ricorso al Tar contro le diffide emesse dal dirigente del Mibact, Mario Pagano.
Un percorso che certamente comporterà tempi lunghi e che potrebbe - a nostro avviso - compromettere una più veloce risoluzione della querelle.
Invece di una linea a muso duro, sarebbe stato difatti e forse più semplice procedere ad una nuova “trattativa” con la stessa Sovrintendenza presentando, a supporto di una istanza di nuova autorizzazione, una “base” di progetto del nuovo Stadio, così come stabilito già due anni fa, con tanto di annessa assegnazione dell’area da parte del Comune e di un cronoprogramma dettagliato che preveda tempi di smantellamento dei precedenti ampliamenti e, di converso, di realizzazione del nuovo impianto.
Ma tant’è, e ad oggi, con la campagna abbonamenti avviata ed il campionato alle porte, pare di ritrovarsi nuovamente in cul-de-sac, con il rischio che si possa tornare a giocare allo Scida non tanto velocemente come tutti ci si augura.
(aggiornata alle 15:10)