Questione Stadio Ezio Scida. Corrado (M5S): “un bel pasticcio che risale al 2016”

Crotone Attualità

“Una eccezione al Codice dei beni culturali, richiesta dal consiglio comunale nel 2016 al Ministero. L'ha ottenuta per due anni, scadenza 18 luglio 2018, data entro la quale hanno giurato di smontare le tribune, del resto montate perché rimovibili e prese in affitto ma nei due anni trascorsi non solo non è stato costruito il nuovo stadio ma neppure deciso dove farlo, e le tribune intanto sono state comprate. Non c'era alcuna volontà di mantenere i patti e il Ministero lo ha capito. Davanti alla seconda richiesta di violare la legge, ha detto no”.

Così la senatrice M5S Margherita Corrado spiega l’evoluzione della nota questione dello stadio Ezio Scida.

“L'amministrazione Pugliese ha gestito tutto e malamente. Io non me ne occupo più da gennaio, quando per l'ultima volta chiesi al Ministero notizie proprio perché si avvicinava la scadenza, e come avevo fatto spesso perché con l'associazione culturale di cui faccio parte monitoro tutto ciò che riguarda i beni culturali crotonesi. In campagna elettorale dissi espressamente che per me il Ministero poteva dare proroga di 1 o 1000 anni, fa lo stesso, perché l'errore era del 2016. Io non me ne sarei occupata, non avendo condiviso la scelta (di Comune e Ministero) fin da allora”.

“Questo è quanto. Fa comodo a Pugliese e ai suoi, poiché da sempre cercano di zittirmi su Antica Kroton, far passare me per responsabile di un pasticcio che hanno creato, coltivato e concluso loro, affossando con sé stessi la città. Tenterò – conclude la senatrice - di mediare con il Ministero ma la situazione è molto compromessa”.