Stadio. Il piano B del Comune, rifare gli spogliatoi e col Foggia si gioca con la firma del sindaco

Crotone Sport

Al Comune di Crotone scatta quello che possiamo definire un “piano B” per consentire alla società calcistica di giocare nel suo stadio.

Si tratta, in pratica, di un progetto già redatto dall’amministrazione pubblica per ristrutturare, cioè riattivare, gli spogliatori che erano presenti nella vecchia struttura e da due anni ormai inutilizzati come tali perché sostituti dai più moderni locali collocati sotto la nuova tribuna coperta.

Un modo questo, dunque, per superare le prescrizioni del Comitato provinciale di vigilanza che nella settimana scorsa era stato costretto, sulla base delle diffide inoltrate dalla Sovrintendenza ai beni culturali, a revocare l’agibilità dell’Ezio Scida (LEGGI LA NOTIZIA).

Il sindaco Ugo Pugliese, inoltre, ha dato mandato per la stesura di un’ordinanza con la quale, una volta firmata, si assumerà personalmente la responsabilità, per motivi di “ordine pubblico”, e dunque consentirà di poter giocare comunque in casa la prima gara tra le mura domestiche del Crotone Calcio, quella contro il Foggia, in programma per il prossimo 2 di settembre.

Si tratta però, ha precisato Pugliese, di un atto “unico”, cioè non ripetibile: in poche parole valido per quella sola partita e vincolato alla tempistica di riqualificazione dei vecchi spogliatoi, che dovrebbero esser pronti entro il 20 settembre: il 22 successivo i pitagorici ospiteranno infatti il Verona.

Questo quanto emerso dalla conferenza stampa indetta oggi in Comune a cui era presente anche l’assessore Rori De Luca che ha confermato inoltre la volontà dell’Ente di ricorrere al Tar contro le decisioni del sovrintendente Mario Pagano, ovvero le diffide all’utilizzo dell’impianto pitagorico (LEGGI).

“Il Comune - ha specificato De Luca – ha un percorso amministrativo definito e mai interrotto e sta scontando i fatti per come si sviluppano. Abbiamo chiesto un utilizzo provvisorio per 36 mesi delle strutture esistenti (ampliamento tribuna coperta e curva sud, ndr), un procedimento aperto dal 19 febbraio e mai concluso”.

“Uniche risposte: le diffide” sbotta l’assessore all’urbanistica definendole “illegittime” e “a cui faremo ricorso”. Per De Luca le decisioni di Pagano sarebbero dunque “arbitrarie, abusive ed illegittime”. “Non puoi diffidarmi a smantellare prima del rigetto dell’istanza” ha spiegato difendendo le scelte dell’Ente che a suo dire avrebbe soddisfatto le prescrizioni a cui era stato subordinato.

Quanto a futuri sviluppi della faccenda sempre De Luca ha spiegato che si sta lavorando, dal 25 luglio scorso, all’avvio di una manifestazione d’interesse per realizzare il nuovo stadio tramite il cosiddetto sistema del Project Financing, ovvero la disponibilità di privati a progettare e costruire l’impianto e ad assumersene la competa gestione operativa.

Manifestazione a cui - ovviamente - potrebbe partecipare anche la società dei Vrenna.