Serie A. Crotone verso Empoli, Nicola: per i numeri non siamo secondi a nessuno
Dopo i pareri positivi di Gianni Vrenna, amministratore delegato, e Beppe Ursino, direttore sportivo, protagonisti del calciomercato di serie A, per il Crotone, eccoci alla verifica finale con il tecnico, Davide Nicola. Dieci giorni per un “riesame” tecnico, delle caratteristiche e dell’utilità di ogni calciatore aggiunto alla rosa già esistente e “provata” nelle due prime giornate di campionato contro Bologna e Genoa.
“Il gruppo è definito e, sicuramente, qualcuno dei nuovi verrà impiegato nella partita con l’Empoli”. Esordisce il tecnico crotoniate. “Dal punto di vista numerico, sono arrivate delle alternative che prima non avevamo”.
Il primo nome che viene messo in risalto è quello di Crisetig, con buone geometrie di gioco, ingaggiato a pochissimi minuti dalla chiusura delle trattative. “Un centrocampista in più - sottolinea Nicola, con un sorriso -. Posso dire che siamo riusciti a realizzare quanto era nel nostro progetto: avere due esterni a sinistra due a destra, per ruolo. Per un problema di lista – over, che ne consente solo ventuno, in fase difensiva abbiamo cinque centrali, se si considera che Sampirisi può giocare in questo ruolo, all’ occorrenza disponiamo di un doppio ruolo”.
Per Davide Nicola, si è fatto quel che si poteva, con la massima attenzione e professionalità. “Sono contento! Ho a disposizione tre giocatori importanti per settore: soprattutto uomini che capiscono qual è la nostra realtà, gente che ha voglia di affermarsi in questo campionato, in questa squadra, in questo ambiente”.
Si fa la conta degli attaccanti e sembrano in abbondanza. “Non direi. Tenendo conto che a noi basta una influenza per restringere il numero” e porta come esempio l’influenzato Tonev che non si è allenato, precisando: “siamo numericamente giusti per poter affrontare impegni di questo genere in termini qualitativi, come vedrete dalla prossima settimana, quando si giocherà il turno infrasettimanale che comporta un dispendio energetico e cognitivo elevatissimo. Da questo punto di vista non siamo tanti. Forse lo eravamo, ma nell’evolversi del mercato ci sono rimasti ventitré giocatori over e due, come ha già detto, li abbiamo dovuti mettere fuori lista. Intanto continuano ad allenarsi da noi con la possibilità di rivedere le cose in seguito a degli infortuni”.
La linea d’attacco è la più discussa, soprattutto per le scelte. Nicola fuga subito ogni dubbio: “Inizialmente le determino io. Poi decide il campo. Ad oggi, come è convinzione di tutti, Palladino ha dimostrato di essere utile alla squadra, in termini di esperienza. È consapevole anche lui di essere un giocatore che per questa categoria ha il cambio di passo, lo strappo e, secondo me, una volta che si sbloccherà dal punto di vista della realizzazione, farà tanti gol e molto male all’avversario”.
Arriva anche il chiarimento sulle punte centrali, sofferenti nelle prime due giornate. “Falcinelli era la seconda punta centrale che cercavamo. Trotta, anche se con poca esperienza di serie A, ha delle qualità importanti e può emergere sia da centrale che da seconda punta, come Falcinelli. Sono arrivati allenati e non hanno risentito i carichi proposti. Altri vanno sottoposti a carichi individualizzati, per evitare rischi. Quindi, da questo punto di vista siamo stati molto duttili, pur condizionati dalle scelte che avevamo a disposizione”.
Buona l’integrazione nel gruppo. Si fa il conto delle energie disponibili, di quanto si corre in più e nel tempo, rispetto alle due prime partite di campionato, Genova e Bologna. Mister Nicola precisa: “Dobbiamo correre meglio, di più è impossibile. Abbiamo una società, come tutte le altre di serie A, che produce dati in termini qualitativi di potenza espressa in chilometri percorsi, accelerazioni e decelerazioni… un po', lo avevo anticipato la volta scorsa. Con i numeri non siamo secondi a nessuno, in queste due precedenti partite, sia per quantità che per qualità. Abbiamo pagato caro quando ci siamo disuniti e non siamo riusciti a fare quello che avevamo sviluppato nel primo tempo col Genoa. Contro i liguri è stata una prestazione di grande aggressività prodotta in maniera ordinata sugli appoggi e impedendo all’avversario di giocare. È stata una grande esperienza. Ci si è resi conto che, in questo campionato, come molli un po’ e arrivi in ritardo sulle scalate, trovi giocatori che ti possono mettere in seria difficoltà. Pertanto - conclude il tecnico pitagorico - bisogna correre meglio per tutto l’arco della gara”.
Nicola è tranquillo e fiducioso: “abbiamo fatto un passo in avanti rispetto alla partita col Bologna e aspetto un netto miglioramento contro l’Empoli”.
Giuseppe Romano