Profondo Food, “Pane nero, futuro rosa” al salone del Gusto di Torino
Profondo sud, la regione Calabria raccontata da Slow Food attraverso le storie dei suoi produttori al Salone del Gusto – Terra Madre di Torino. Dopo il successo della giornata d'apertura con la perfomance di Peppe Voltarelli e gli incontri tematici dedicati al pecorino del Monte Poro e alla Produzione biologica e terre confiscate in Calabria, prosegue al Salone del Gusto di Torino, il racconto di una grande generazione di produttori calabresi che parte dagli uomini e dalle donne – oggi sempre più giovani – con le mani sporche di terra ed animati dal rispetto per il lavoro e la legalità in un contesto difficile dove, però, si può essere costruttori di una strada nuova che realizza prodotti di qualità e fa essere felici chi le realizza.
Venerdì 23 settembre si parte con Filippo Cogliandro che cucina il Caciocavallo di Ciminà, prima di discutere - grazie al coordinamento di Pier Macrì - con Antonino Chillo e Rosario Davide De Gregorio della comunità del Cibo delle Piparelle di Villa San Giovanni, seguito da una degustazione del caffè alla liquirizia. “Pane nero e futuro rosa” alle ore 16.00 per il laboratorio del gusto e degustazione del pane di Canolo. Coordina Marisa Gigliotti, partecipano Laura Stilo e Guerino Nisticò. L’essenza della produttività femminile, donne di oggi con la tempra e la tenacia di una volta. Siamo a Canolo, un paesino di 800 abitanti tra mare e monti in provincia di Reggio Calabria. Qui nasce il pane jermano, nome dialettale che indica la segale, che per la sua storia, il suo gusto intenso e la preparazione a km 0 è considerato un’eccellenza della gastronomia italiana.
Si parlerà di programmazione integrata di filiera agroalimentare con Alessandro Zanfino, seguito dal laboratorio sui fichi coordinato da Daniela Cennamo e Maurizio Rodighiero. Partecipano le comunità del Fico caprificato di San Floro, il fico dottato cosentino, il Fico monnato del Cilento ed i presidi Lonzino di Fico delle Marche, fico secco di Carmignano, fico mandorlato di San Michele Salentino, ficco secco di reale di Atessa. Franco Rossi, Giovanni Benvenuto, Francesco Sottile discutono alle 19.00 di tutela dei paesaggi rurali e promozione della biodiversità degustando uva zibibbo. Un'ora dopo Eugenio Signoroni e Manila Benedetto ci guidano in una degustazione con le birre artigianali calabresi. In serata Silvio Greco cucina il pesce povero discutendo con Raffaele Denami e Cosimo Caridi. Un dolce al bergamotto chiude la seconda giornata di Profondo Food.