LA FOTONOTIZIA. Crotone, la tristezza con l’Atalanta e le lacrime di Falcinelli
Ancora in “esilio” a Pescara, lontano dalla sua “casa” dai suoi “affetti”, il Crotone esterna tutta la sua tristezza e la frattura della sua vera identità. Eccolo fragile, con le idee troppo confuse, lento e incapace di emergere fisicamente su ogni contrasto, vittima di un avversario non di assoluta qualità: l’Atalanta in crisi profonda, con Gasperini carico di problemi, oppresso da un esonero annunciato.
Quanta tristezza! Gasperini si salva con un netto 3-1 e Nicola va giù con tutti i suoi, nonostante i 30’ di superiorità numerica, nella ripresa. “Colpa di tutti, mia compresa”, ammette il tecnico crotoniate, al termine di una gara drammatica: mai visto un Crotone così spento, indolente, inconcludente, pigro, svogliato.
Non regge più l’attenuante di non giocare allo “Scida”. I quattordici gol subiti sono gocce di veleno e non è un problema di qualità ma di errori, scarsa personalità e preparazione atletica.
Prima di Crotone-Atalanta, la “formazione” di Nicola i gol li ha fatti solo nel primo tempo e subiti nella ripresa. Lunedì, invece, ha invertito la rotta spianando la strada a Patagna (3’), Kurtic (40’) e Gomez (46’) nei primi 45’ e segnando nella ripresa con Simy (41’) che va a segno anche al 45’ (gol non convalidato per un fallo commesso da Falcinelli). Ora, occorre fare la giusta analisi per capire quali sono le direttrici da cambiare.
Giuseppe Romano