Elicottero degli sposi in piazza a Nicotera, interviene il Coisp
Riceviamo e pubblichiamo
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“Per l’ennesima volta assistiamo, inorriditi, a nuovi virulenti e ignobili attacchi agli uomini in divisa, che giungono attraverso la vergognosa sequela di messaggi postati da un ‘illustre sconosciuto’ sul profilo facebook dell’ottima e coraggiosa Lia Staropoli, Presidente dell’Associazione ConDivisa.
L’elicottero atterra in piazza contro ogni regola di legalità e di civiltà e la responsabilità di chi è? Non di quei cialtroni che hanno deciso di sorvolare Nicotera e con essa ogni rispetto per tutti pensando di apparire forse (sbagliando) facoltosi, potenti e al di sopra delle regole, ma delle Forze dell’Ordine che non hanno fermato con le loro possenti mani il volo dell’elicottero!
I ‘mafiosi’ secondo questo ancor più cialtrone che scrive stupidaggini in rete alle 3 del mattino, sono gli uomini in divisa che hanno visto e non sono intervenuti, sono gli uomini in divisa che finiscono loro malgrado, e proprio a causa del loro lavoro, continuamente nelle grinfie non solo di delinquenti di ogni risma, ma anche di farabutti che tentano di trascinarli di continuo nelle aule di tribunale da dove, sistematicamente, escono a testa alta, più stanchi, certo, ma ancor più fieri di quando vi sono entrati.
Lo squallore del ‘signor nessuno’ che osa oltraggiare quei Corpi che sono l’unico baluardo a difesa della libertà, della legalità e della democrazia in Italia è davvero denso come il buio che avvolge soprattutto certi splendidi luoghi in terre difficili come la Calabria. Ma siamo certi che il ‘signor nessuno’ è prontissimo ad assumersi la responsabilità dei suoi scritti in ogni opportuna sede”. Così
Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, torna sulla clamorosa vicenda avvenuta a Nicotera, in Calabria, dove è stata aperta un’inchiesta a seguito dell’atterraggio, nella piazza centrale del paese, di un elicottero con a bordo due sposi dal nome ben noto. Una
vicenda trattata con seria riprovazione anche sul profilo facebook di Lia Staropoli, Presidente dell’Associazione ConDivisa, che però nel cuore della notte ha ricevuto una serie di post da un utente che, con toni violentissimi, ha accusato piuttosto gli appartenenti alle Forze dell’ordine, definiti addirittura “vera ndrangheta” e “assassini impuniti”, di non essere intervenuti a Nicotera e di essersi invece resi responsabili di tante tristi vicende di cronaca, dalle quali, in verità, non è mai emersa alcuna loro responsabilità come nel famoso caso Cucchi, che l’utente cita fra gli altri con articoli e foto, ma che ha visto assolti tutti i tutori della sicurezza coinvolti.
“Il ‘signor nessuno’ - conclude Maccari - dovrebbe ricordare molto molto bene che, proprio come volare in elicottero sopra un paese non significa poter stare al di sopra delle sue leggi, così anche usare toni e maniere quanto mai violente ed offensive possibile non significa raggiungere alcun obiettivo vagamente ‘intimidatorio’ né ottenere più ragione. L’una cosa come l’altra significano solo mettersi nelle condizioni di dover rendere conto del proprio operato allo Stato che c’è ed è sempre più forte di chi pensa di poter fare a proprio piacimento, grazie a quegli uomini in divisa che per esso sacrificano tutto e che qualcuno disprezza proprio perché conscio del loro immenso e imbattibile valore”.
COISP, coordinamento per l'indipendenza sindacale delle forza di polizia
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