Matrimonio in elicottero, procura analizza la lista degli invitati
La lista degli invitati del matrimonio di Antonio Gallone, 30enne di Nicotera, atterrato insieme alla sposa in elicottero in piazza Castello della cittadina vibonese, senza alcuna autorizzazione, il 14 settembre scorso, sarà acquisita dalla procura della Repubblica del capoluogo, dal procuratore facente funzioni Michele Sirgiovanni, e dai carabinieri.
Gli inquirenti hanno anche acquisito diversi filmati sui social network che riprendono il matrimonio e l'arrivo del velivolo, accolto in piazza con un tappeto rosso e da quasi 400 invitati che hanno anche sfilato con Ferrari, Maserati e auto d’epoca.
Su Gallone è in corso un procedimento per coltivazione di stupefacenti; il 17 agosto del 2011 fu sorpreso ad innaffiare 650 piante di marijuana. Altri parenti sarebbero stati invece segnalati come frequentatori del potente clan Mancuso, le cui roccaforti sono proprio a Nicotera e Limbadi. Tra gli invitati sarebbero risultati il sindaco e il vice sindaco di Nicotera.
Intanto i carabinieri hanno già ascoltato gli amministratori comunali nell'ambito dell'inchiesta aperta dal procuratore Sirgiovanni, procuratore che ha etichettato l'accaduto come "gravissimo".
Gli amministratori hanno spiegato che era pervenuta in Comune solo una richiesta di utilizzo del campo sportivo quale base di partenza dell'elicottero per raggiungere le isole Eolie.
Il velivolo, al ritorno, è invece atterrato in piazza davanti al sagrato della chiesa non senza aver paralizzato il traffico cittadino con la chiusura delle strade adiacenti.
Il Comune di Nicotera è stato sciolto due volte per infiltrazioni mafiose e si attende la decisione del ministero dell'Interno su una nuova richiesta di scioglimento della prefettura di Vibo.
PROCURATORE: NESSUN ELEMENTO TALE DA GIUSTIFICARE GLI ATTI ALLA DDA
15:49 | "Non sono emersi al momento elementi tali per far ritenere lo sposo direttamente imparentato con elementi dei clan di Nicotera, né sono emerse ipotesi di reato aggravate dalle modalità o finalità mafiose". Lo ha detto all'Agi il procuratore facente funzioni di Vibo Valentia, Michele Sirgiovanni.
Dalle indagini suglli gli invitati è invece emerso che il nome del padre del ragazzo risulterebbe negli atti dell'inchiesta "Dinasty" contro il clan Mancuso, risalente al 2003, per delle frequentazioni annotate dai Carabinieri con il boss Pantaleone Mancuso, detto "Scarpuni".
Mentre, il nonno, omonimo dello sposo, nel 2015, sarebbe stato sottoposto agli arresti domiciliari per una pena definitiva di 11 mesi per illecita coltivazione di 113 piante di marijuana.
Secondo il magistrato, però, è troppo poco per una trasmissione degli atti alla Dda di Catanzaro. L'inchiesta mira infatti a far luce sull'atterraggio, non autorizzato, del velivolo in piazza, atteso che l'elicottero aveva chiesto solo il permesso per il decollo dal campo sportivo di Nicotera verso le isole Eolie.
(ultimo aggiornamento 18:27)