Feriti extracomunitari, rivolta a Rosarno
Una vera e propria guerriglia a Rosarno, nella piana di Gioia Tauro. A scatenarla alcune centinaia di lavoratori extracomunitari impiegati nell'agricoltura e accampati in condizioni disumane in una vecchia fabbrica in disuso e in un’altra struttura abbandonata. Centinaia di auto sono state distrutte, molti cassonetti sono stati divelti e svuotati sull’asfalto, danneggiate anche alcune abitazioni. La protesta è scoppiata dopo il ferimento da parte di persone non identificate di alcuni cittadini extracomunitari con un’arma ad aria compressa. I feriti, tra i quali c’è anche un rifugiato politico del Togo con regolare permesso di soggiorno, non destano particolari preoccupazione, ma la volontà di reagire che, probabilmente, covava da tempo nella colonia di lavoratori ammassati nella struttura di Rosarno in condizioni ai limiti del sopportabile, e di altri nelle stesse condizioni a Gioia Tauro in locali dell’Ex Opera Sila, non ci ha messo molto ad esplodere. Armati di spranghe e bastoni, gli extracomunitari in larga parte provenienti dall’Africa hanno invaso la strada statale che attraversa Rosarno mettendo a ferro e fuoco alcune delle vie principali della cittadina. Gli episodi di violenza non hanno risparmiato nulla: tutto ciò che si trovasse alla portata dei manifestanti, dalle auto, in qualche caso anche con delle persone a bordo, alle abitazioni, a vasi e cassonetti dell’immondizia che sono stati svuotati sull’asfalto.