La Calabria a Bruxelles per la settimana europea delle “Regioni e delle Città”
La Calabria figura tra le Regioni europee più attive e rappresentate nelle diverse iniziative che hanno caratterizzato la "Settimana Europea delle Regioni e delle Città", l’importante appuntamento europeo sulle politiche regionali ed urbane conclusasi ieri a Bruxelles. I rappresentanti della Regione, sono intervenuti, a vario titolo, in quattro diversi seminari organizzati nell’ambito dell’edizione 2016 della manifestazione che ha registrato oltre seimila presenze tra funzionari delle istituzioni comunitarie e degli enti locali, esperti ed accademici.
Una platea internazionale – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta - davanti alla quale la Regione ha avuto l’opportunità di illustrare i primi risultati attuativi e le prospettive del Por Calabria 2014-2020. Il primo degli appuntamenti, per la Calabria, martedì undici scorso, è stato rappresentato dal seminario tecnico “Synergies between ESI Funds and Horizon 2020” al quale ha partecipato il dirigente Menotti Lucchetta, relazionando sulle iniziative della Regione nel sostenere, con la leva dei fondi strutturali, la partecipazione delle Pmi locali ai programmi europei a gestione diretta come “Horizon 2020”.
All’evento, promosso dal Consiglio nazionale per la ricerca spagnolo e dalla rete dei National contact point di “Horizon 2020”, la Calabria è stata invitata per raccontare anche i dettagli del bando “Horizon 2020” (la cui pubblicazione è imminente) tra le prime buone prassi europee di questa programmazione nel campo delle sinergie tra fondi strutturali e fondi diretti. Spazio alla cooperazione, in particolare tra gli enti della macroregione adriatico-ionica, con il workshop “Delivering EUSAIR : Time to Invest" che si è svolto mercoledì dodici e del quale la Calabria era co-organizzatrice assieme, tra gli altri, ad Emilia Romagna, Sicilia, Puglia, e Marche. L’iniziativa ha offerto un momento di confronto sulle politiche e gli strumenti per attrarre più investimenti nell’area adriatico-ionica, soprattutto nei settori prioritari di EUSAIR, la strategia europea per la regione adriatico-ionica.
L’intervento della Regione è servito, inoltre, per sottolineare l’indirizzo espresso nel Por Calabria di assumere un ruolo più incisivo all’interno della strategia in chiave di collegamento con il resto del Mediterraneo. L'Autorità di gestione per Por Calabria è intervenuta, giovedì tredici, nel contesto della conferenza "Il ruolo della politica di coesione nell’attuare le priorità europee", organizzata dalla Direzione Generale Politiche Regionali e Urbane della Commissione Europea e dalla Conferenza delle Regioni Periferiche e Marittime. L’incontro è stato aperto dal Commissario Europeo per la politica regionale Corina Crețu e dal Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.
Nove regioni, tra cui la Calabria, sono state invitate a presentare le proprie esperienze e strategie d’impiego dei fondi strutturali in qualità di buone prassi europee. L’Adg Paolo Praticò e l’esperto di immigrazione Maurizio Alfano hanno illustrato le misure del Por Calabria in materia di accoglienza ed integrazione, assieme ad una proposta di piano di vasto respiro per il potenziamento del sistema regionale di accoglienza. Quest’ultima, in virtù dei suoi aspetti innovativi, si candida a diventare un'azione pilota con il sostegno dell'Unione Europea.
A chiudere il ciclo di seminari, sempre nella giornata di giovedì, l’iniziativa: "A scuola d’impresa: Buone prassi europee" organizzata dalla Regione Calabria e finalizzata a valorizzare le diverse esperienze virtuose, a livello locale e nazionale, nella promozione della cultura imprenditoriale nelle scuole e nelle università. Nella sede regionale di Bruxelles, ha aperto il lavori la dirigente Antonella Cauteruccio illustrando il Progetto Strategico "Alta Formazione" che prevede l’impiego di 128 milioni di euro di risorse del POR Calabria 2014-2020 da impiegare per rafforzare le attività di ricerca e favorire il trasferimento tecnologico nel sistema produttivo, innalzare la qualità dell'offerta formativa degli atenei calabresi e aumentare il numero degli iscritti e dei laureati. Si sono susseguiti, poi, gli interventi dei rappresentati degli atenei calabresi, delle società specializzate, del MIUR e della Commissione Europea.