Vendono gasolio agevolato: evadono tasse e Iva per oltre 4,5 milioni, sequestrati i beni
Avrebbero evaso le tasse sui redditi e l’Iva per oltre 4,5 milioni di euro: con quest’accusa i finanzieri hanno eseguito un sequestro per equivalente - delegato dall'Autorità Giudiziaria di Castrovillari - nei confronti di due persone residenti nella provincia di Cosenza.
I sigilli sono scattati su undici conti correnti e sei rapporti bancari (tra cui titoli, certificati di deposito, ecc.) accesi in numerosi istituti nazionali; ma anche quote di una società a responsabilità limitata parmense, venticinque autoveicoli, sedici autocisterne per il trasporto di carburante, due automotrici ed un motociclo.
Il sequestro scaturisce da un’indagine fiscale che, secondo le fiamme gialle, avrebbe permesso di smascherare una ditta individuale che, formalmente, risultava occuparsi di coltivazioni agricole ma, di fatto, commercializzava in frode prodotti energetici denaturati per uso agevolato.
Durante la verifica è stata ricostruita la compravendita di grossi quantitativi di gasolio per uso agricolo la cui cessione, effettuata “in nero” - i cosiddetti DAS, documenti di trasporto, e le relative fatture venivano difatti distrutte – avrebbe permesso al titolare ed all’amministratore di fatto di ottenere dei guadagni rilevanti.
Inoltre, a fine anno, non sarebbe stata presentata nessuna dichiarazione sui redditi o ai fini Iva né, tantomeno, venivano versate le imposte dovute.
Attraverso indagini e riscontri effettuati nei confronti di numerosi operatori del settore nazionali e utilizzando indagini finanziarie, i militari avrebbero ricostruito i presunti redditi non dichiarati e l’imposta sul valore aggiunto che si ritiene evasa.
I due soggetti sono stati dunque denunciati alla Procura di Castrovillari per omessa dichiarazione dei redditi e Iva e per distruzione-occultamento di scritture contabili. Il sequestro li priva così dei beni disponibili che hanno un valore pari alla frode fiscale che si ritiene abbiano commesso.