Oncologia di Rossano, pareri unanimi: servono interventi e investimenti
Quella del 14 Dicembre è stata una giornata importante. Il Convegno “Emergenza Tumori, che fare?” ha avuto dalla comunità la risposta in cui speravano gli organizzatori, e su un tema che ormai colpisce indistintamente ognuno di noi. Di fronte ad una sala piena, gli interventi dei relatori, seppur da diversi punti di vista, hanno gettato le basi per una discussione che deve essere tenuta aperta fino al raggiungimento di risultati concreti per la cura e la prevenzione.
L’evento è stato voluto dalle associazioni Anteas, Avis, Cariati, Fratres gruppo Francesca Zicarelli, Croce Rossa Italiana, Rossano, Coop. Soc. Nove Torri, Lilt, Cariati, Comunità San Benigno, Terra e Popolo, Cittadinanza e Solidarietà, Unitalsi, Ass. Vincenzino Filippelli.
Dopo i saluti istituzionali del Sindaco Mascaro e del Presidente dell'Ordine dei Medici Corcioni, la dottoressa Giorno, responsabile del registro tumori dell'ASP, ha spiegato insieme al suo staff le difficoltà di lavoro di questi anni ed ha, contestualmente, assunto un impegno importante: il registro della provincia di Cosenza verrà pubblicato entro la fine dell'anno o al massimo nel mese successivo.
Il commissario Scura ed il direttore sanitario Giudiceandrea hanno offerto il loro punto di vista rispetto allo stato attuale della sanità generale ed hanno, però, assunto anche loro impegni precisi sulla valorizzazione del reparto di Oncologia di Rossano e sulla istituzione dell’assistenza domiciliare per chi non ha la possibilità di recarsi presso i nosocomi. Impegni su cui le associazioni assicurano che vigileranno.
Il dottor Iuliano, dopo aver ricevuto l’applauso di tutta la sala per il lavoro che svolge quotidianamente come dirigente dell'Unità di Oncologia, ha analizzato le cause della diffusione di malattie oncologiche focalizzandosi in particolar modo sull'importanza della tutela ambientale e sull'esigenza di rendere accessibili a tutti le migliori cure disponibili.
Il consigliere comunale Stasi ha sottolineato come lo stato della sanità territoriale sia drammatico, soprattutto alla luce della chiusura degli ospedali di Cariati e Trebisacce e di una organizzazione dello Spoke Rossano-Corigliano “irrazionale”. Ha ribadito che serve dare dei segnali, sia per la sanità in generale ma anche per un reparto cruciale come quello di oncologia di Rossano, un'eccellenza non sufficientemente tutelata e valorizzata.
Infine l'avv. Verrina, a nome delle associazioni organizzatrici, ha sottolineato come spesso il volontariato sia costretto a sostituirsi alle istituzioni anche per un campo delicato come quello dell'oncologia, così come è successo negli anni nel reparto di Rossano. Le associazioni, infatti, hanno dovuto provvedere a comprare le poltrone per la chemioterapia o ad offrire un servizio di segretariato. Serve quindi maggiore attenzione. Inoltre è stata sottolineata “l'assurda mancata entrata in funzione” della risonanza magnetica, un fatto definito “gravissimo che si ripercuote anche sui malati oncologici e rende impossibile la diagnosi precoce, spesso condizione essenziale per riuscire a curare il cancro”.
Tutti gli interventi, comunque, sono stati unanimi nel affermare il bisogno di interventi ed investimenti per valorizzare il reparto di Oncologia dello Spoke e per migliorare la prevenzione, la qualità e l'accessibilità delle cure per i pazienti della sibaritide, interventi su cui si terrà altissima l'attenzione da parte delle associazioni e, speriamo, di tutta la città.