A Crotone è guerra ai ‘botti’ pericolosi: sequestrati quasi due quintali
18 “cipolle”, dei fuochi d’artificio artigianali, che erano custoditi insieme a dell’altro materiale pirotecnico di categoria IV e V, sono stati scoperti nei pressi di un rudere nel centralissimo Parco delle Rose di Crotone. Il ritrovamento è stato effettuato dalla Squadra mobile nel pomeriggio di ieri, venerdì 30, ed è logico presumere che tutto il materiale - messo in sicurezza e sequestrato - fosse destinato alla vendita illegale.
In questi giorni la polizia pitagorica sta controllando tutto il territorio proprio alla ricerca di cosiddetti “botti” illegali. Il questore Claudio Sanfilippo ha disposto infatti l’intensificazione delle attività anche con servizi di perlustrazione e di pedinamento.
Ed in quest’ottica, un’altra scoperta è quella fatta dagli agenti nell’abitazione di un 28enne del posto, O.G.F. le sue iniziali, che custodiva cinque scatole con degli altri fuochi pirotecnici di categoria IV e V, circa 70 kg, di cui è consentita la vendita solo alle persone in possesso di autorizzazioni specifiche. Il giovane è stato deferito in stato di libertà alla Procura per fabbricazione o commercio abusivi di materie esplodenti ed omessa denuncia.
In serata, poi, la Divisione di Polizia Amministrativa, Sociale e dell’Immigrazione, ha sottoposto a controllo delle bancarelle lungo le vie cittadine di Isola di Capo Rizzuto. Al termine dell’attività è stato denunciato in stato di libertà un 27enne, C.S., trovato con 30 chili di artifici pirotecnici cosiddetti di gruppo “C”, la cui vendita è vietata in forma ambulante. L’uomo, inoltre, non aveva le autorizzazioni amministrative per il commercio su un’area pubblica e pertanto è stato anche multato per oltre 5 mila euro ed è scattato il sequestro amministrativo di tutto il materiale pirotecnico esposto.