Guerra alle soste selvagge, qualcuno non ci sta e squarcia le gomme ai vigili urbani

Reggio Calabria Cronaca

Guerra senza quartieri a Reggio Calabria contro le soste selvagge e l’occupazione illecita del suolo pubblico. La direttiva è stata impartita ai vigili urbani della città metropolitana, agli ordini di Maria Luisa Spanò, dal sindaco Giuseppe Falcomatà e dall’Assessore alla Polizia Municipale e Sicurezza Urbana, Antonino Zimbalatti.

L’attività ha interessato sia le zone del centro cittadino che delle periferie, accertando numerose violazioni alle norme sulla circolazione che a quelle del commercio su aree pubbliche o in una sede fissa.

L’attenzione della Municipale si è rivolta in particolare alla prevenzione ed alla repressione del commercio abusivo per strada, soprattutto sul Corso Garibaldi, ed al controllo della sosta in prossimità degli snodi più importanti per la viabilità cittadina (sulla Vallone Petrara, nei pressi dell’Ospedale, su Viale Calabria, Via De Nava, ecc.) e aree dove, di recente, il Comune ha adottato nuovi provvedimenti per razionalizzare la circolazione, soprattutto dove risultava particolarmente critica per la presenza scuole e negozi.

In questo contesto, in Via Nicola Furnari, dove di recente è stato istituito un nuovo divieto di sosta, i vigili sono intervenuti ripetutamente, dapprima con servizi di prevenzione e dopo applicando i provvedimenti sanzionatori necessari, i cui risultati, in termini di miglioramento del traffico, sono stati apprezzati dai molti dei residenti.

Durante uno di questi interventi, eseguito nello scorso gennaio, sono stati però danneggiati i pneumatici di due autovetture di servizio della Polizia Municipale. Un gesto grave che ha portato l’Istruttore Direttivo Salvatore Garofano, responsabile del Nucleo Radiomobile del Comando di Polizia Municipale, ad avviare delle indagini per risalire ai responsabili.

Sono state così acquisite le immagini delle telecamere installate davanti ad alcuni esercizi commerciali che, incrociate con altre informazioni e con i dati forniti dalla Banca Dati della Questura, hanno portato all’identificazione del presunto autore: un 46enne, D.L., che è stato denunciato a piede libero.

“Quanto accaduto –affermano con rammarico dal comando della Municipale - oltre a varcare la soglia dell’illecito penale, spregia i principi del vivere civile ed assume il valore di gesto intimidatorio nei confronti del lavoro svolto dagli agenti … che, pur tra mille difficoltà, si prodigano quotidianamente a tutela della collettività”.