‘Ndrangheta infiltrata in Liguria, Blitz nel genovese: diversi arresti e perquisizioni
Una vasta operazione della squadra mobile di Genova ha portato all’esecuzione di numerosi arresti e perquisizioni. Secondo gli inquirenti gli indagati, da anni residenti in Liguria, sarebbero appartenenti ad una costola della ‘ndrangheta calabrese infiltrata, in particolare, nella zona di Lavagna, popoloso comune dalla città metropolitana.
Gli arrestati, a cui viene contestata l’associazione delinquere di stampo mafioso, sarebbero stati dediti all’usura, all’estorsione, all’esercizio abusivo di attività finanziaria, così come al traffico di stupefacenti e al riciclaggio di denaro di provenienza illecita, con la conseguente intestazione fittizia di beni e società.
Il blitz, denominato “I conti di Lavagna”, è stato condotto dalla squadra mobile e dallo Sco, il Servizio centrale operativo. Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo ligure, già nel giugno dell’anno scorso avevano portato all’arresto di otto persone, altre tre erano state raggiunte da altrettante misure cautelari, ed al sequestro di immobili e società del valore di decine di milioni di euro.
Allora vennero sequestrate anche armi e munizioni oltre a beni nella disponibilità dei presunti affiliati alla 'ndrina Roda-Casile di Condofuri, nel reggino. I sigilli furono apposti anche ad un sito di stoccaggio dei rifiuti di Lavagna e a bar e chioschi gestiti da persone vicine agli arrestati.
In arresto finì persino il sindaco di Lavagna, così come un consigliere comunale in carica eletto in una lista civica e un ex parlamentare della zona, per i quali il Gip dispose i domiciliari. Dopo quell’operazione nel popoloso comune del genovese venne anche nominata la Commissione d’accesso presso il che doveva verificare eventuali infiltrazioni della criminalità organizzata nell’Ente, tutt’oggi commissariato.
Altri accertamenti sulle proiezioni e gli interessi economici della ‘ndrina Rosà-Casile nella provincia ligure avrebbero fatto emergere nuovi investimenti, sia immobiliari che in attività economiche nel settore delle videolottery, che gli inquirenti ritengono siano stati realizzati dall’uomo di fiducia del capo della Locale di ‘ndrangheta di Lavagna.
Degli arresti di oggi, in quattro sono finiti in carcere; contestualmente sono stati eseguiti dei provvedimenti di sequestro ai fini della confisca di un prestigioso appartamento nella Baia del Silenzio di Sestri Levante, di quote societarie, di un’automobile di grossa cilindrata e di numerosi depositi bancari ritenuti provento dell’attività illecita.
(Aggiornata alle 12:00)