Rapani (Fdi-An): «Tribunale, Oliverio impegni Minniti»
«Ben venga qualunque forma di protesta utile a ricercare la verità. Assieme a esse, però, è necessaria la proposta. Quindi un’azione politica tesa, parallelamente, a individuare il problema e – è l’auspicio – a risolverlo».
Il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, nonché capogruppo consiliare di Rossano, Ernesto Rapani, plaude e aderisce pienamente alle iniziative intraprese del GaV (Gruppo Azione per la Verità sul Tribunale di Rossano) che da tempo ha imbracciato una battaglia sacrosanta, legittima, alla ricerca di tutte quelle “carte false” che hanno contribuito a sopprimere lo storico Palazzo di Giustizia rossanese.
«Il GaV vuole sapere la verità, ed anche noi. Potremmo cavalcare l’onda e rivolgerci al ministro dell’Interno, Marco Minniti, calabrese doc ed amico, oltre che compagno di ventura e di correnti politiche del nostro presidente della Regione, Mario Oliverio. Il quale, da presidente della Provincia, allora, aveva assunto degli impegni ben precisi a tutela del presidio di legalità della Sibaritide. Forse da quella postazione – prosegue Ernesto Rapani – non è riuscito ad essere incisivo come lo potrebbe essere oggi, da “primo cittadino” calabrese. Il governatore farebbe la cosa giusta passando dalle volatili parole ai fatti e chiamando il suo amico Minniti per chieder lumi sul soppresso Tribunale di Rossano. Se proprio volesse, potrebbe anche indire una riunione anche con il sindaco di Rossano per tentare di capire se ancora sussistono degli spiragli o se ci si può rassegnare. Auspichiamo che le decisioni siano assunte anche in un’ottica – si badi bene – di fusione perché in vista della città unica Corigliano-Rossano da 80 mila abitanti, a guida della Sibaritide e dei suoi 200 mila abitanti, questo territorio non può rimanere senza un Tribunale».
Il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, nel manifestare piena collaborazione e la presenza alle iniziative del GaV, conclude «mettendo a disposizione la deputazione nazionale del partito, già interessata in passato e propositrice di una interpellanza parlamentare».
«Oliverio – chiosa Ernesto Rapani – dimostri con i fatti che gli impegni assunti a tutela del Tribunale, non erano la solita promessa da campagna elettorale anche perché oggi basterebbe rivolgersi all’on. Rosy Bindi, eletta con i voti dei calabresi, presidente commissione antimafia. Ricordiamo bene il suo preciso impegno a salvare il tribunale, prima delle ultime elezioni Politiche dinnanzi ai “principi” del foro. Così come ricordiamo bene che il punto rientrava nel programma elettorale del Pd. Insomma, la triade Minniti-Bindi-Oliverio ha tutte le carte in regola per far ripristinare la legalità con l’apertura del Tribunale di Rossano che oggi si deve intendere come Palazzo di Giustizia della città unica».