Il Roan di Vibo, quell’occhio vigile sulla Calabria: in un anno oltre 1400 missioni
279 missioni aree (per un totale di 336 ore di volo); oltre 1200 quelle navali (per 6.524 ore di navigazione di cui) di cui 78 nell’ambito dell’Operazione “Triton”, sotto l’egida dell’Agenzia Europea Frontex; e 20 a tutela della Zona di Protezione Ecologica, nell’ambito della Convenzione stipulata con il Ministero dell’Ambiente.
È questo il bilancio delle attività svolte nel 2016 dalla sede di Vibo Valentia del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza, che ha competenza su tutta la Regione con funzioni di polizia economico-finanziaria in mare e lungo la fascia costiera.
Attraverso le sue unità navali e gli elicotteri (in dotazione ai suoi sei dipendenti reparti), il Roan per contrastare ogni tipo di traffico illecito svolge una costante sorveglianza del mare territoriale e delle acque internazionali difronte alla Calabria, un’area composta da oltre 700 km di litorale.
L’EVASIONE, L’ELUSIONE E LE FRODI FISCALI
Il contrasto all’evasione ed alle frodi fiscali, nelle loro diverse manifestazioni, rappresenta l’obiettivo prioritario della Guardia di Finanza. Per questo, anche in questo settore il Reparto Operativo Aeronavale di Vibo Valentia offre il suo apporto controllando i soggetti economici della fascia costiera della regione, dove vengono richieste e valorizzate le specifiche competenze degli uomini di mare.
Controlli ai fini delle imposte dirette, dell’IVA e di altri tributi. Il Roan ha individuato immobili di lusso o di particolare pregio destinati ad uso abitativo e, successivamente, riscontrato la congruità delle dichiarazioni dei redditi dei proprietari al fine di contrastare eventuali fenomeni di evasione fiscale. In 42 dei 115 immobili controllati, sono state riscontrate irregolarità fiscali, conseguentemente sanzionate.
Controlli sul Demanio Marittimo e sui tributi immobiliari locali. Sono stati eseguiti lungo la fascia demaniale costiera 70 controlli, che hanno fatto emergere numerose violazioni, complessivamente pari a 923 mila euro di tributi locali ICI-IMU evasi e mille euro di canoni demaniali evasi, oltre all’individuazione di alcune costruzioni prive delle concessioni demaniali.
Regolarità delle posizioni lavorative di operatori del settore marittimo. In questo settore i reparti navali hanno svolto 53 controlli finalizzati al contrasto del lavoro irregolare nel settore marittimo rilevando diverse violazioni e l’esistenza di alcuni lavoratori che svolgevano irregolarmente attività in rapporto di impiego non dichiarato.
SPESA PUBBLICA E ILLEGALITÀ NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Nell’ambito delle azioni tese a tutelare il settore della spesa pubblica dello Stato, particolare importanza rivestono i controlli ai finanziamenti per la Politica Agricola Comune e la Politica Comune della Pesca dove determinanti sono le competenze, la professionalità ed i poteri specifici del personale della Guardia di Finanza.
Nell’ambito delle erogazioni del “Fondo Europeo per la Pesca” sono stati effettuati 13 controlli in tutta la regione, su un ammontare di finanziamenti complessivamente pari ad oltre 1,9 milioni di euro. Sono così emerse diverse irregolarità da parte di alcune imprese che hanno consentito, oltre al recupero dei finanziamenti percepiti irregolarmente per un ammontare oltre 422 mila euro, l’accertamento di gravi violazioni penali come l’abuso d’ufficio e la fatturazione per operazioni inesistenti, volte ad ottenere rimborsi indebiti a scapito di altre imprese che avrebbero potuto impiegare un tale sussidio per sviluppare ed ampliare le proprie attività produttive, favorendo così l’occupazione e il rilancio dell’economia locale.
TRAFFICI ILLECITI E ATTIVITÀ DI PUBBLICA SICUREZZA
Oltre agli obiettivi strategici affidati al Corpo, se ne aggiunge un altro, definito “strutturale”, perché corrispondente alle funzioni stabilmente affidate alla Guardia di Finanza in qualità di organo di polizia giudiziaria a competenza generale ed alla sua appartenenza al sistema della sicurezza. In questo quadro, il Corpo ha assicurato nella Regione, insieme alle altre Forze di Polizia, un’ampia azione di contrasto ai traffici Illeciti, come quelli nel settore degli stupefacenti, dei rifiuti, delle armi e concorrendo al dispositivo volto a contrastare l’immigrazione clandestina ed all’accoglienza umanitaria dei migranti.
Contrasto alla produzione ed al traffico di sostanze stupefacenti. Mediante l’attività della componente aerea, che ha visto per la prima volta in Calabria l’uso di personale e tecnologie per il telerilevamento da aeromobili, in stretta sinergia con i Comandi Provinciali competenti territorialmente, è stato possibile scoprire, in terreni impervi e ricchi di vegetazione coprente, 10 piantagioni di canapa indiana, nelle quali sono state sequestrate e sottratte alla vendita illegale oltre 2.700 piante che avrebbero fruttato, una volta immesse sul mercato, più di sei milioni di euro.
Nell’ambito delle attività di controllo e sorveglianza del mare invece, con mirate ed articolate operazioni aeronavali sono stati sequestrati 192 chili di cocaina per un valore di circa 27 milioni di euro e tratti in arresto quattro responsabili. La zona dove si sono concentrati i maggiori sequestri è quella del tratto di mare antistante Gioia Tauro.
Contrasto all’immigrazione e soccorso in mare. Dal 2011 il Reparto Operativo Aeronavale di Vibo Valentia, in attuazione del “Piano di coordinamento antimmigrazione clandestina per la Regione Calabria”, a cui partecipano le altre Forze di Polizia e Corpi dello Stato ed approvato dalla Prefettura di Catanzaro, pianifica e coordina un dispositivo di vigilanza regionale aereo, navale e terrestre interforze, attivo ogni giorno e finalizzato a prevenire e contrastare l’immigrazione irregolare entro le 24 miglia dalla costa.
Nel 2016, nell’area jonica calabrese, si è assistito ad un incremento dei traffici di migranti provenienti dalla Turchia e dal Medio Oriente cui è corrisposto un incremento del dispositivo di vigilanza regionale in stretto coordinamento con quello dell’Agenzia Frontex. Il valore aggiunto offerto dal personale del servizio aeronavale della Guardia di Finanza è costituito dalla possibilità di far seguire ad una prima fase di intercettazione e messa in sicurezza del mezzo navale impiegato nel traffico e dei suoi occupanti, un’attività più tipicamente di polizia, volta all’individuazione dei membri di equipaggio responsabili, i cosiddetti scafisti, cui conseguono indagini più mirate, di carattere molto tecnico, volte a comprendere se tali individui fanno capo ad una più ampia e sistematica impresa criminale.
Sono stati, così, oltre 28 mila i migranti soccorsi o giunti in Calabria per un totale di 74 eventi migratori di cui: 26.794 i migranti soccorsi davanti alle coste libiche, per 54 eventi migratori, giunti a bordo di navi provenienti dal Canale di Sicilia approdate nei porti calabresi e ivi destinate in base alle decisioni prese dal Ministero dell’Interno. Allo sbarco dei migranti nei porti designati, i militari dei Reparti Navali hanno, insieme ad altre forze di polizia, eseguito attività di polizia giudiziaria conclusesi complessivamente con l’individuazione di 19 scafisti
Oltre 1800 invece i migranti giunti in Calabria e provenienti dalle aree Balcaniche, Anatoliche e dell’Africa Medio Orientale, per un totale di 20 eventi migratori di cui: 7 eseguiti esclusivamente dalla Guardia di Finanza e che hanno portato all’individuazione di 13 scafisti e al sequestro di 4 imbarcazioni; 13 eseguiti insieme alle altre Forze di Polizia che hanno portato all’individuazione di 15 scafisti e al sequestro di 4 imbarcazioni.
Attività in materia di tutela dell’ambiente. La componente aeronavale ha operato anche nell’attività di tutela del territorio e dell’ambiente, con il sequestro di due aree di terreno (pari complessivamente a circa 1.070 metri quadrati) e la denuncia di 8 responsabili per abbandono incontrollato di rifiuti.