Il Comune vicino alla comunità gay ma contrario al patrocinio del Pride
“Il Gay Pride è paradossalmente figlio di una cultura paradigmatica e conservatrice”. E per questo il Comune di Cosenza ha deciso di non patrocinare l’evento che si terrà nella città bruzia. È quanto scrive in una nota stampa l’ente. “Abbiamo sempre sostenuto nei fatti le battaglie contro le discriminazioni sull’orientamento sessuale – prosegue la nota - promuovendo iniziative nelle scuole e attivando progetti mirati al rispetto dell’identità di genere e all’educazione sentimentale. Consegnando all’Arci Gay di Cosenza dei locali all’interno della Casa delle Culture perché ne facessero la loro sede d’incontro, di discussione e di partecipazione.
“Siamo sostenitori della cultura della tolleranza e della non discriminazione. Continuiamo a ritenere che il consolidamento di una cultura non-sessista passi attraverso il rispetto del vissuto di appartenenza ad un genere o all’altro, o ad entrambi. Non ci convince però la spettacolarizzazione della preferenza sessuale spesso ostentata attraverso modalità stereotipate e conformistiche. Il nostro Gay Pride ricorre 365 giorni all’anno.
“L’innovazione si misura attraverso la capacità di superare luoghi comuni e consuetudini. In questo il senso, Cosenza è una città laboratorio di innovazione non di conservazione. Per noi e per la comunità cosentina è naturale concepire la coesistenza di persone che sono uguali in ogni loro sfaccettatura. È un passaggio fondamentale per comprendere come la parità di diritti e doveri sia scolpita nella cultura di una città che non va a sindacare negli orientamenti sessuali individuali. Diamo il benvenuto agli amici gay che parteciperanno alle diverse manifestazioni previste in città e restiamo disponibili per condividere e patrocinare altri eventi che promuovano i concetti di tolleranza e di lotta ad ogni discriminazione”.