Covelli e Petrone (Pd): No al patrocinio Gay Pride è atto di ipocrisia e bigottismo
“Non ci convincono per nulla le argomentazioni con le quali il Comune di Cosenza ha negato il proprio patrocinio al Gay Pride che si svolgerà nella nostra città il 1 luglio. La tolleranza, caro Sindaco Occhiuto, non si enuncia, si pratica.” Lo rendono noto Damiano Covelli (Capogruppo PD Comune di Cosenza) e Gabriele Petrone (Segretario I Circolo PD Cosenza).
“Dire che Cosenza è una città tollerante e poi negare il patrocinio con la motivazione che non si vuole la "spettacolarizzazione" della preferenza sessuale è il classico tentativo di arrampicarsi sugli specchi. Evidentemente – proseguono Covelli e Petrone - il Sindaco fa finta di non capire che è proprio la celebrazione dell'"orgoglio" della propria preferenza sessuale lo scopo fondamentale del Gay Pride. Gay Peide significa non solo dire: "io sono come sono" ma "non mi nascondo, mi mostro come sono". Assistiamo quindi alla riproposizione dei vecchi stereotipi che "tollerano" l'omosessualità e la diversità purché se ne stiano ben nascoste e magari si vergognino anche un po'. Della serie "io non sono razzista ma i neri stiano lontano da me".
"La concezione culturale – aggiungono - alla base del rifiuto del patrocinio è, quindi, quanto di più conformistico e conservatore ci possa essere. Altro che innovazione. Da Mario Occhiuto, - concludono - sindaco di Forza Italia (troppo spesso egli cerca di nasconderlo non avendo forse l'orgoglio della propria appartenenza politica) non ci aspettavamo altro. Forse questa è una delle poche decisioni politiche non ipocrite assunte in sei anni di sindacatura. Gratta via la patina del "rivoluzionario visionario" ed esce fuori la solita destra reazionaria e bigotta.”