Operazione Eracle. Scatta il sequestro per i “rampolli” di Arghillà
Ammonta a circa 100 mila euro il valore dei beni che stamani, su ordine della Direzione Distrettuale Antimafia, sono stati sequestrati d’urgenza a due reggini, Francesco Ferrante, 44 anni, e Cosimo Morelli, 36, entrambi accusati di associazione mafiosa e il 44enne anche di intestazione fittizia di beni.
Il provvedimento, eseguito dai carabinieri, è stato emesso in base ai risultati delle investigazioni effettuate nel corso dell’indagine “Eracle”, operazione che risale all’aprile scorso e che, allora, aveva portato al sequestro preventivo di una serie di beni mobili ed immobili riconducibili a Morelli.
In particolare: la società “Bar Nero Caffè” che si trova nel Villaggio Arghillà nord del capoluogo (compreso dunque il locale omonimo); la “Morelli Home” che si occupa di rivendita di complementi d’arredo; un circolo ricreativo nell’immobile chiamato “la piazzetta”; la “Ditta Morelli”, che sarebbe risultata senza le autorizzazioni necessarie per operare come rivendita di bombole del gas. I sigilli sono stati apposti inoltre a tre mezzi, un autocarro, una Fiat Punto e una Volkswagen Touareg; toccati dal provvedimento anche depositi in denaro o in titoli intestati sempre a Morelli ma anche ai familiari conviventi.
Per quanto riguarda Ferrante, invece, il sequestro ha interessato una impresa individuale, la “Green Store di Surace Carmine” e del contante, poco più di 1500 euro, ritrovati il 27 aprile scorso durante una perquisizione domiciliare.