Droga, operazione “Zefiro” chiesti 76 anni di carcere
Pene per un totale di 76 anni di galera sono state chieste oggi dalla pubblica accusa nel processo a carico di sei imputati coinvolti nell'operazione antidroga dei carabinieri di Soverato e Catanzaro, nome in codice "Zefiro". Gli imputati sono chiamati rispondere dell'accusa di aver partecipato a un'associazione a delinquere dedita al traffico e allo spaccio di droga, e per questo sono finiti in manette, a giugno 2006, quando scatto' il blitz dei carabinieri. Il pubblico ministero Vincenzo Capomolla al termine della requisitoria ha chiesto ai giudici di condannare a 25 anni di galera Pietro, a 15 anni Salvatore Folino, a 9 anni e 4 mesi Rodolfo del Sorbo, a 6 anni e 18.000 euro di multa Francesco Procopio, a 8 anni e 8 mesi Antonietta Scozzafava, a 12 anni Vitaliano Sinopoli. Il processo riprendera' il 3 dicembre con le arringhe difensive e poi la sentenza. Si avvicina dunque la conclusione del primo grado di un procedimento in cui il rinvio a giudizio risale a oltre tre anni fa. Era precisamente il 25 maggio 2007 quando venivano mandati alla sbarra gli imputati di "Zefiro", l'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia nata da due anni di indagini dei carabinieri, che rappresentarono una "costola" della piu' ampia inchiesta sfociata nell'operazione "Mythos" diretta contro il clan Gallace-Novella di Guardavalle. Ed infatti proprio uno dei presunti affiliati alla cosca, che al tempo delle investigazioni si trovava ai domiciliari per via del precedente blitz, e' stato identificato dagli investigatori come l'organizzatore e il promotore della presunta associazione dedita al traffico di droga. Si tratta del 35enne Piero Folino che, da quella casa di San Sostene in cui si trovava ristretto, avrebbe creato e diretto una rete di corrieri e spacciatori che nel Soveratese, e soprattutto nel periodo estivo, avrebbero smerciato l'hashish, l'eroina e la cocaina reperite nel Reggino grazie ai giusti "agganci". Secondo l'accusa, i corrieri della banda erano Salvatore Folino, di 32 anni, di Catanzaro, studente; Del Sorbo (49), di Montepaone Lido, parrucchiere e la Scozzafava (23), di Catanzaro, studentessa. Francesco Procopio (33), di Davoli, carrozziere; Sinopoli (39), di Catanzaro sarebbero stati tra gli spacciatori. Altre due persone, Francesco Manno e Pierangelo Corapi, sono state condannate con rito abbreviato, e la Corte d'appello ha ribadito la loro colpevolezza con pene di 9 anni e 4 mesi di reclusione per il primo, e 2 anni e 8 mesi e 12.000 euro di multa per il secondo.