Ritiene medico colpevole dell’autismo del figlio e prova ad ucciderlo: “colpa del vaccino"
Accuserebbe un medico dell’autismo del figlio. Per questo motivo un uomo di Tortora, F.A.M., impiegato amministrativo al penitenziario di Paola Calci, è andato praticamente in escandescenza ed ha preso a calci e pugni e cercato di strozzare il dirigente medico dell'Asp di Cosenza responsabile del settore vaccini di Belvedere e Diamante, Raffaele D'Amante, di 63 anni.
I fatti avrebbero avuto inizio circa un anno fa, quando al minorenne fu somministrato un vaccino esavalente. Ad intervenire proprio il medico D'Amante, unico responsabile del settore. Dopo la seconda e terza dose, almeno così ricorda il medico, che adesso si trova ricoverato alla casa di cura Tricarico, il padre ha chiesto informazioni sul vaccino somministrato ritenendolo responsabile dei problemi del figlio.
"Io - racconta il medico - risposi che il vaccino era stato somministrato secondo norma. Lui invece asseriva che dopo il vaccino il bambino era stato male".
A distanza di sette mesi ancora un altro confronto, questa volta a Diamante, tra il medico e l'uomo di Tortora e ieri pomeriggio l’ennesimo a Belvedere Marittimo. L'uomo si è presentato davanti all'abitazione del dottor D'Amante. Bloccata la macchina lo ha costretto a scendere, dicendogli: "Vieni che dobbiamo parlare. Tu la pensione non te la godi, se non mi dici che hai messo nel vaccino".
Poi la sanguinosa aggressione. Solo le urla, che hanno attirato l'attenzione dei vicini, hanno salvato il professionista dalla furia dell’uomo che, vistosi braccato, è riuscito a scappare.
Il medico è stato subito trasportato al vicino Pronto Soccorso della Casa di cura Tricarico, dove gli è stato diagnosticato un trauma cranico, lividi su tutto il corpo e due costole rotte, con trenta giorni di prognosi. Per l’uomo è scattata invece la denuncia da parte dei Carabinieri. Secondo alcune indiscrezioni sarebbe accusato di tentato omicidio.