Avevamo ragione: nomine Sacal illegittime, il Governo censura Oliverio
Lo scrive nei comunicati, lo pubblica su internet, lo posta su Facebook: “Il governo ci ha dato ragione sull’illegittimità delle nomine dei nuovi vertici di Sacal, ritenendole contrarie alla normativa vigente e allo statuto del gestore aeroportuale, poi anticipando l’avvio del procedimento di diffida verso la stessa società, che dunque dovrà adeguarsi”.
Dalila Nesci, parlamentare Cinque Stelle, è soddisfatta per il risultato ottenuto, da prima firmataria di un’interpellanza urgente che, nel merito, il collega pentastellato, Michele Dell’Orco, ha svolto stamani alla Camera dei Deputati.
La sottosegretaria dell’Economia, Paola De Micheli, ha chiarito che nello specifico “non sono state rispettate né le regole sulla parità di genere né quelle sull’obbligo di bandire un avviso pubblico per la scelta del rappresentante della Regione Calabria in Sacal” violazioni che Nesci aveva denunciato alla Procura della Repubblica con gli altri parlamentari M5s calabresi, Paolo Parentela, Laura Ferrara, Nicola Morra e Federica Dieni, insieme al Meet Up Lamezia 5stelle.
Con Dell’Orco si era posto anche il dubbio sulla gestione unitaria, vinta dalla Sacal, degli aeroporti di Crotone e di Reggio Calabria. “Adesso - dice la Nesci - il governo nazionale targato Pd prenda atto dell’assoluta pericolosità amministrativa del governatore Mario Oliverio, protagonista di questa brutta vicenda di illegalità”.
Una vicenda - che va però ricordato alla parlamentare Grillina - il nostro giornale aveva ampiamento anticipato in un articolo, oltre un mese fa, dal titolo piuttosto eloquente: “Oliverio, il Ministro Minniti e il Prefetto Sacal. Quando la legge non è una zona franca”.