Replica di Manna ad Ap: “loro nota un insulto alla comunità”
“In una vicenda così drammatica, con i gravissimi incendi di questi giorni che hanno interessato le zone di Cosenza, Rende, San Fili, Rose, Mendicino, Castolibero e tanti altri territori dell’intera provincia per i quali tutti i sindaci, la polizia municipale, il corpo dei vigili del fuoco, la protezione civile, Calabria Verde, si sono prodigati , giorno e notte, per fronteggiare questi eventi che hanno anche una matrice criminale, arriva la nota di Alternativa Popolare che non perde occasione per lanciare gravissime accuse, oggi per gli incendi, ieri per la carenza idrica, l’altro ieri per i rifiuti. Per verità l’estensore è sempre uno che si firma nei modi più disparati, con comunicati quasi mai condivisi dal proprio gruppo di consiglieri”.
Lo scrive a nome del sindaco Marcello Manna, una nota L’amministrazione comunale di Rende specificando che “con questo modo di fare sta conducendo questo movimento politico verso l’isolamento totale da moltissime amministrazioni. Di certo chi scrive per conto di Alternativa Popolare se ne deve fare una ragione se l’amministrazione ha preso le distanze da chi non intende rispettare le regole, la trasparenza e la legalità. La caratteristica di questi soggetti è la voracità delle richieste che venivano di volta in volta effettuate. Qualche componente della giunta precedente ne sa qualcosa. Non si devono neppure permettere di parlare della Rende Servizi. Il personale sta facendo un’opera di prevenzione e di interventi tanto apprezzata anche dal prefetto della nostra provincia. Con enormi sacrifici, con stipendi assolutamente inidonei, ma con grande dignità e professionalità, il personale della Rende Servizi si sta impegnando ed i lavoratori devono essere solo ringraziati”.
“La nota stampa di Ap è un insulto a tutta la comunità. I numerosi tavoli tecnici in prefettura, le opere di prevenzione e di intervento, concordate con tutti gli organi competenti, fanno qualificare questo volgare intervento come la peggiore pagina di un modo di fare politica arrivata al suo triste capolinea”.