Pesca abusiva. Sequestrati un palangaro di 3 mila metri e quattro spadini
Un palangaro lungo tremila metri e composto da 200 ami: era utilizzato per la cattura abusiva di pesce spada di piccole dimensioni.
A scoprirlo e sequestrarlo sono stati i militari della Guardia Costiera di Reggio Calabria durante un controllo e effettuato tra Bagnara Calabra e Scilla. Sequestrati anche quattro esemplari di spadini, dal peso complessivo di 16 chili, ritrovati già morti.
Il pesce spada, è una delle specie ittiche la cui pesca è disciplinata da normative speciali, in virtù del prelievo intensivo a cui è sottoposto lo stock per scopi commerciali.
Catturarne individui al di sotto della misura minima consentita dalla legge (140 cm dall’estremità del rostro fino all’estremità più lunga della pinna caudale) non consente agli esemplari di raggiungere la maturità riproduttiva, impedendone dunque la riproduzione.
Il prodotto sequestrato, che i veterinari dell’Asp hanno giudicato idoneo al consumo umano, è stato donato in beneficienza.