Bova (Regione): “operazione Stige. Politica marcia mossa dai fili della ‘ndrangheta”
“Quanto emerge dai primi dettagli della maxi operazione ‘Stige’ portata avanti dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro ci pone difronte a uno scenario inquietante che ricollega inesorabilmente i fili della ‘ndrangheta a quelli di una politica marcia e corrotta che va assolutamente isolata e riformata”.
È quanto dichiara in una nota l’onorevole Arturo Bova, presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria.
“Tra i 169 arresti tra Calabria e Germania, a colpire è soprattutto la presenza di amministratori locali coinvolti. Tra questi, l’eco maggiore la produce il nome del Presidente della Provincia di Crotone, Nicodemo Parrilla”.
“Da operatore del diritto, prima ancora che da consigliere regionale – sottolinea Bova – so bene come un arresto non sia inequivocabilmente affermazione di colpevolezza e la verità processuale sarà l’unica base su cui tirare le somme. Ma quanto emerge oggi non può non colpire, non può esimerci costringerci ad una riflessione: se confermato, l’impianto accusatorio restituirebbe l’ennesimo spaccato di una Calabria ancora pericolosamente sotto scacco delle ‘ndrine che, per l’ennesima volta, sono riuscite ad avere pieno controllo di un pezzo di politica e delle istituzioni attraverso i suoi uomini. Ancor di più, di una Calabria in cui c’è chi non si fa scrupolo ad utilizzare le leve della criminalità organizzata per farsi eleggere ad una carica politica. È questo l’aspetto che merita maggiore attenzione: ancora una volta, un’inchiesta tratteggia tutto ciò che i calabresi perbene sono quotidianamente impegnate a combattere”.