Il capitano Tracuzzi era amministrativo nel comando parà

Reggio Calabria Attualità

Svolgeva mansioni amministrative alla seconda Brigata Mobile di Livorno Saverio Spadaro Tracuzzi, il capitano dei carabinieri trasferito a giugno dal centro Dia di Reggio Calabria ed arrestato nella notte con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione. Gentile e socievole, Tracuzzi si stava integrando con i colleghi della caserma in cui lavorava dalla scorsa estate. Con alcuni di questi era solito farsi vedere alla buvette interna che serve un alto numero di carabinieri, compresi quelli del comando provinciale. Tracuzzi viveva da solo in un alloggio di servizio, nella zona residenziale di Fabbricotti, perchè, secondo quanto appreso, la famiglia è rimasta a Reggio Calabria. Già da giugno gli erano stati assegnati solo compiti di profilo amministrativo. La seconda Brigata Mobile, il cui comando è a Livorno, è nota per aver partecipato con i suoi carabinieri paracadutisti in diverse missioni all’estero. Ha alle sue dipendenze il settimo reggimento 'Trentino-Alto Adigè di Laives (Bolzano), il 13/esimo reggimento 'Friuli Venezia Giulià di Gorizia, il primo reggimento 'Tuscanià con sede a Livorno (nella caserma del comando della Brigata Folgore, ad Ardenza) il Gis, il Gruppo di intervento speciale, anch’esso con sede a Livorno.