Fuscaldo, grande partecipazione alla presentazione del progetto “Resto al Sud”
Grande partecipazione è stata registrata alla presentazione del progetto Resto al Sud, presentato a Fuscaldo. Resto al sud è il nuovo incentivo del Governo gestito da Invitalia che dal 15 gennaio è attivo per gli under 35 delle regioni del sud che vogliono restare investendo nella propria terra. Questo è stato l’argomento di un incontro promosso dall’amministrazione comunale di Fuscaldo nel cosentino e dall’incubatore Fuscaldolab volto alla promozione degli incentivi per fare impresa e per orientare i giovani imprenditori all’utilizzo dei fondi regionali ed europei.
A presentare l’incontro Katia Stancato Economista Sociale che nel suo ruolo di Assessore alla Cultura e alle Attività Produttive ha ideato il progetto. “L’orientamento e le informazioni sulle opportunità europee e nazionali che ci sono in campo sono necessari per agevolare la nascita di nuove attività imprenditoriali. È chiaro che le persone devono metterci del proprio, innanzitutto una capacità ad una propensione al rischio che si alimenta anche sostenendo le persone nelle loro scelte di impresa e allora un’attività come quella che noi cerchiamo di implementare sul nostro territorio può essere un sostegno, un punto di riferimento e un’ occasione per confrontarsi con esperti in diversi settori con i quali il giovane imprenditore può confrontarsi per avviare qui la propria professione, la propria attività.”
Questa le parole di Katia Stancato. Dopo l’intervento del sindaco Gianfranco Ramundo il testimone è passato al project manager Francesco Palmieri che ha esaminato i vari passaggi dell’incentivo, sottolineando il valore dello stesso e come questo sia un percorso seguito anche attraverso azioni di tutoraggio. “Il Ministero ha messo in campo un’organizzazione affianco del soggetto proponente – ha sottolineato Palmieri - da un punto di vista della preparazione del bussines plan e di tutta la documentazione inerente. Successivamente il Ministero metterà a disposizione un tutor che seguirà il soggetto beneficiario nei 24 mesi di cui ha bisogno per iniziare l’attività”. Con “Resto al Sud” si ha il 35% a fondo perduto e la restante parte viene data sotto finanziamento senza interessi.